PILLAY CHIEDE INCHIESTA SU KHAN AL-ASSAL, ANCORA RAID AEREI...
Un’inchiesta indipendente per fare piena luce su decine di presunte esecuzioni di soldati pro-Assad da parte delle forze ribelli nella battaglia di Khan Al-Assal, località strategica della provincia di Aleppo (nord), riconquista dall’opposizione alcuni giorni fa. A chiederlo è l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, che suggerisce l’apertura di “un’inchiesta indipendente approfondita per stabilire se crimini di guerra sono stati effettivamente commessi”, aggiungendo che “le decine di presunte esecuzioni sono profondamente scioccanti e evidenziano ancora una volta la necessità di giudicare i responsabili di violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”.
Le immagini dei corpi senza vita di soldati del presidente Bashar Al-Assad sono contenute in video messi in rete tra il 22 e il 26 luglio dalle forze di opposizione. Una squadra del commissariato Onu per i diritti umani ne sta verificando l’autenticità e sta indagando sul posto. Dai primi elementi di prova raccolti dall’Onu e riferiti dalla Pillay, emerge che in tafferugli gruppi armati di opposizione hanno ucciso almeno 30 individui che “in maggioranza sembrano soldati”.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) sarebbero almeno 150 i militari governativi rimasti uccisi nei combattimenti; di questi una cinquantina sarebbero stati vittime di una rappresaglia mirata. L’opposizione, riunita nella Coalizione nazionale siriana, ha già condannato quello che “appare essere l’esecuzione collettiva di un certo numero di soldati” fatti prigionieri dai ribelli nella battaglia per Khan al-Assal e ha deciso di creare una commissione d’inchiesta.
Intanto anche oggi la giornata è stata segnata da nuove violenze. Scontri si sono verificati nella provincia di Hassake (nord) tra combattenti curdi ed esponenti dello Stato islamico in Iraq e nel Levante, nei quali 12 jihadisti sarebbero stati uccisi. E’ stata teatro di scontri e bombardamenti tra i due stessi gruppi armati la località strategica di Ras al Ain, alla frontiera col Libano. Raid aerei dell’esercito di Damasco hanno colpito il quartiere di Jouret al-Chiyah, sotto controllo dei ribelli, a Homs (centro) e la città di Al-Harra, nella provincia di Deraa (sud). Il conflitto in Siria continua ad avere ripercussioni negative nel confinante Libano dove due razzi sono caduti a poco distanza dal palazzo presidenziale e dal ministero, nella regione di Baabda. “Il nostro attaccamento all’unità nazionale allontanerà il nostro paese dalle conseguenze di quanto sta succedendo attorno a noi, nella regione” ha detto oggi il presidente libanese Michel Sleimane, invitando la popolazione “alla calma”...
(Misna)
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