I servizi: Quirico in mano alla criminalità, contatti in corso...

Il capo del Dis Massolo al Copasir
“Dall’Oglio rapito da un gruppo
jihadista, ancora nessun contatto”
L’inviato de La Stampa Domenico Quirico sarebbe in mano ad un gruppo riconducibile alla criminalità ordinaria, con il quale ci sarebbero da tempo contatti in corso. Lo ha riferito il direttore del Dis, Giampiero Massolo, al Copasir precisando che le trattative sarebbero già avviate.  

Situazione diversa per padre Paolo Dall’Oglio. Il gruppo jihadista che l’ha sequestrato in Siria non ha ancora stabilito «contatti diretti» con i nostri servizi, ha spiegato Massolo. Ricostruendo le tappe dei sequestri dei due nostri connazionali, Massolo avrebbe sottolineato che la vicenda di Quirico è meno complicata rispetto a quella di Dell’Oglio. L’inviato de “La Stampa”, infatti, sarebbe in mano dal 9 aprile scorso ad un gruppo riconducibile alla criminalità ordinaria, con il quale ci sarebbero già da tempo contatti in corso. La trattativa per la sua liberazione, dunque, sarebbe già avviata e non ci sarebbe alcun interesse da parte dei sequestratori ad un peggioramento della situazione attuale. 

Diversa la vicenda del gesuita. I nostri servizi hanno ormai la certezza che Dell’Oglio è in mano ad una filiale locale di Al Qaeda, chiamata “Emirato di Tal al Abiad” e il suo sequestro sarebbe legato all’attività che stava svolgendo in Siria. Al momento si sta dunque lavorando, anche con i servizi alleati e con gli 007 siriani, per stabilire un contatto diretto con il gruppo. Al Copasir Massolo avrebbe riferito che l’ultimo “contatto” con Dall’Oglio risale a sabato 27 luglio, quando il gesuita inviò una mail alla famiglia dalla città di Raqqa, nel nord della Siria. Il suo sequestro sarebbe dunque avvenuto tra domenica e lunedì, durante il viaggio verso una località sconosciuta lungo il fiume Eufrate. Secondo alcuni attivisti che lo hanno accompagnato in Siria dalla Turchia, in quel luogo Dell’Oglio avrebbe dovuto incontrare Abu Bakr al-Baghdadi, capo dello Stato islamico in Iraq e nel Levante, l’organizzazione di Al Qaida a cui è collegato il Fronte al-Nusra, principale forza jihadista dell’insurrezione siriana. Secondo le stesse fonti, il gesuita doveva negoziare il rilascio di alcuni ostaggi e una tregua nei combattimenti in corso da settimane tra jihadisti e milizie curde. ...
(La Stampa.it)

Commenti

AIUTIAMO I BAMBINI DELLA SCUOLA DI AL HIKMA

Post più popolari

facebook