Così i bambini siriani aspettano il giorno di festa – (video riservato ad un pubblico adulto)

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5 agosto 2013 – Homs Alhoula e Moaddamiet Al Sham
Tra due giorni in Siria si celebrerà Eid Al futur, la festa per la fine di Ramadan; un giorno paragonabile per importanza al Natale cristiano.
Immaginiamo come si preparano i bambini siriani a vivere questa ricorrenza: per il terzo anno consecutivo, al posto della gioia, dei regali, del pranzo fuori, dei giochi con gli amici e i compagni di scuola, questi piccoli angeli saranno circondati di bombe, di spari, di macerie. Violenza e desolazione ovunque.
Non esiste festa se c’è morte e in Siria ogni giorno continuano a morire centinaia di bambini, donne, giovani. Civili inermi, indifesi, i cui diritti, la cui libertà, le cui vite vengono calpestate inesorabilmente da un tiranno che non esita a compiacersi dello sterminio che sta perpetrando e si nasconde dietro la bandiera della lotta al terrorismo. Sono forse terroristi questi bambini? O il terrorista è chi provoca e applaude alla loro morte?
Nel giorno di festa il vuoto lasciato dai bambini che non ci sono più sembrerà ancora più grande. Le voci dei bambini che non potranno più ridere, cantare, giocare, saranno un muto sibilo che solo chi ha ancora un cuore potrà sentire.
I due video in allegato sono stati girati oggi in due diverse località della Siria, nelle provincie di Homs e Damasco e documentano lo strazio di bambini feriti dai bombardamenti.
Il dramma di questi bambini è una realtà che nessuno può negare! Provate ad ascoltare il loro pianto di angoscia e dolore… un pianto reale…
Anche l’indifferenza del mondo è complice nel loro sterminio.

5 agosto 2013 Homs, Al Houla

5 agosto 2013 Moaddamiet Al Sham

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