Cameron: impensabile intervento in Siria senza Onu. Obama: non sarà un altro Iraq...

Londra, 29 Agosto 2013
"La mozione del governo chiarisce che qualunque cosa faremo dovrà essere legale, proporzionata e finalizzata nel prevenire ulteriori attacchi con armi chimiche", ha detto il premier britannico ai Comuni...
Londra, 29 Agosto 2013
Le prove dell'uso di armi chimiche da parte del regime di Assad sono evidenti. Lo ha ribadito il premier inglese, David Cameron, intervenendo nmel pomeriggio in Parlamento a Londra.

Perché i gas
"E' difficile trovare un movente" per l'attacco con armi chimiche da parte di Damasco, ma "è probabile che Bashar Assad abbia voluto lanciare una sfida" e "sospetto che abbia voluto condurre una prova sul campo". "Ora - ha aggiunto Cameron - l'unica cosa da fare F prendere una decisione sul fatto che bisogna agire o non agire".

Serve il consenso OnuPer Cameron se da un lato è necessario ottenere dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il placet per un'azione militare, dall'altro ha spiegato che non può questo essere l'unica base giuridica per l'operazione. Ogni azione deve infatti essere presa dai paesi che hanno la possibilità di fermare e scoraggiare l'ulteriore utilizzo di armi chimiche da parte del regime.

Non è un altro Iraq
Per Cameron è "impensabile" intraprendere un'azione militare qualora ci fosse una "schiacciante opposizione" al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Il premier britannico sottolinea come si tratti di un caso differente dalla guerra in Iraq del 2003, che comunque "oltre ogni dubbio" sono state usate armi chimiche e che il Regno Unito non può stare a guardare. In ogni caso "tutto quello che facciamo deve essere legale, proporzionato e mirato alla prevenzione di ulteriori attacchi con armi chimiche" ha aggiunto rivolgendosi ai parlamentari convocati per discutere "uno degli usi più turpi di armi chimiche del secolo".

Gli analisti
Un'azione militare in Siria sarebbe "giustificabile legalmente" su "basi umanitarie" anche senza Onu. Lo sostiene un documento interno del governo britannico diffuso oggi.
E' "altamente probabile" che il governo di Damasco sia responsabile dell'attacco del 21 agosto nei pressi di Damasco con armi chimiche. E' la conclusione dell'intelligence britannica secondo un documento della commissione competente diffuso oggi.

I laburisti contrari alla guerra
Il Partito Laburista britannico votera' contro la mozione del governo del premier David Cameron schierato a favore dell'intervento militare in Siria. Lo ha riferito una fonte del partito all'agenzia Press Association, spiegando che i laburisti "hanno dubbi crescenti riguardo alla natura opaca della mozione dell'esecutico". Il Labour, ha ahhiunto la fonte, vuole "prove inconfutabili" della responsabilità del regime siriano nel presunto attacco chimico della scorsa settimana.
La posizione di Francia e Germania 
La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande sono d'accordo sul fatto che serve una "reazione" all'attacco con armi chimiche
in Siria, definito "una violazione del diritto internazionale" che "non puo' rimanere" senza risposta. Lo ha reso noto il portavoce di Angela Merkel.
La Casa Bianca: Obama deciderà sulla base della sicurezza nazionale
Il presidente americano Barack Obama prenderà una decisione su come rispondere all'uso di armi chimiche in Siria sulla base degli interessi di sicurezza nazionali americani. Lo ribadisce il portavoce in serata della Casa Bianca, Josh Earnest, sottolineando che se una giustificazione legale sarà necessaria per un'eventuale decisione del presidente, gli Stati Uniti la produrranno.

Non sarà un altro Iraq
L'eventuale risposta americana all'uso di armi chimiche in Siria sarebbe "molto discreta e limitata", ha spiegato il portavoce della Casa Bianca respingendo qualsiasi paragone con l'Iraq. Il presidente americano Barack Obama ha detto nelle ultime ore di non volere un nuovo Iraq....
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