Lettera a mio padre...
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Ancona, 2 luglio 2013
Mentre sei su una nave che ti porta in Siria, in missione umanitaria, ti dedico questa lettera.
Non avrei mai immaginato di scriverti, mentre tu sei lontano dall’Italia, mentre fai ritorno alla tua terra natia, lasciata oltre quarant’anni fa.
Quando sei arrivato nel Bel Paese non eri ancora ventenne; hai realizzato il tuo progetto e sei diventato un eccellente medico; sei marito, padre e nonno ed è proprio pensando ai tanti bambini che aspettano l’arrivo di angeli come te e come i volontari che stanno portando aiuti umanitari da ogni zona d’Italia e del mondo, che il mio cuore si rasserena.
Penso … se fossi stata lì, in Siria, sotto le bombe, in una città assediata o in un campo profughi… sarei certamente felice di vedere arrivar un uomo come te, con la tua esperienza e il tuo cuore. Mi sentirei sollevata pensando agli aiuti portati ai malati e ai bisognosi.
Poi penso alla Siria, la tua mamma naturale; ti ha lasciato andare quando eri un bel giovanotto e ti vede tornare con la luce e il fascino dell’età. Se potesse parlare, ti direbbe che è fiera di te, che le sei mancato....
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