Siria, Usa pronti a inviare armi a ribelli, valutano no-fly zone...

WASHINGTON (Reuters) - Il presidente americano Barack Obama è pronto a fornire armi ai ribelli siriani, una decisione che non pare però destinata ad avere impatto immediato sui recenti successi del governo e dei suoi alleati Hezbollah.
La scelta di Obama di inviare armi americane ai miliziani dell'opposizione giunge dopo l'annuncio della Casa bianca di avere le prove che il governo di Bashar al-Assad ha usato armi chimiche contro i ribelli nella guerra civile.
Poco dopo, il ministero degli Esteri siriano ha detto che gli Stati Uniti stanno mentendo sul presunto utilizzo di armi chimiche per avere la scusa per intervenire nel conflitto siriano e il consigliere per la politica estera del presidente russo Vladimir Putin ha detto che le informazioni fornite dagli Usa a Mosca sul presunto utilizzo delle armi chimiche "non sembrano convincenti".
Il governo americano ha messo in chiaro che nonostante ora sia confermato che Assad abbia superato la "linea rossa" fissata da Obama sull'uso delle armi chimiche, Washington intende muoversi con molta cautela - e in accordo con gli alleati - su quali azioni intraprendere.
Mentre i ribelli hanno registrato diverse battute d'arresto sul campo, come la perdita dell'importante città di Qusair, il vice consigliere di Obama per la sicurezza nazionale, Ben Rhodes, si è limitato a dire che il presidente ha deciso di potenziare il sostegno militare all'opposizione siriana sia "in portata che ampiezza". E un funzionario americano ha precisato che questa decisione prevede anche l'invio di armi ai ribelli siriani.
Secondo la Russia un maggior sostegno Usa ai ribelli mette a rischio la conferenza di pace prevista per la prossime settimane.
Sempre oggi, due diplomatici occidentali in Turchia hanno detto che gli Usa stanno pensando di creare una no-fly zone in Siria, vicino al confine meridionale con la Giordania, anche al fine di aiutare gli oppositori di Assad. Su questo tema la Gran Bretagna ha fatto sapere che non "c'è ancora nulla sul tavolo", aggiungendo di non aver ancora preso una decisione sul fornire armi ai ribelli.
Intanto, il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, sempre oggi ha sottolineato che qualsiasi uso di armi chimiche in Siria è inaccettabile e vìola le leggi internazionali.
"Questa è una questione di grande preoccupazione", ha detto ai giornalisti a Bruxelles....


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