IN SIRIA I CURDI ROMPONO I LEGAMI CON ASSAD E SI ALLEANO AI RIBELLI...

I combattenti della milizia curda del Ypg, braccio armato del Partito di unione democratica (Pyd), il più importante partito curdo in Siria, sembrano aver rotto i legami con il regime del presidente siriano Bashar al-Assad per passare a sostenere le forze dei ribelli. Giovedì 4 aprile nel distretto di al-Qamishli, capitale non ufficiale del Kurdistan siriano situata nel nord della Siria, ci sono stati degli scontri tra membri del Ypg e militari governativi. Secondo quanto riporta su Facebook l’ “Osservatorio siriano per i diritti umani”, tre combattenti del Ypg sono stati uccisi dall’esercito di Assad mentre le perdite tra le forze leali al regime siriano sarebbero almeno tre.

Quelli del 4 aprile sono i primi scontri dall’inizio del conflitto tra le forze curde e l’esercito fedele ad Assad. Nonostante siano passati oltre due anni dall’inizio della guerra civile siriana, il Kurdistan siriano è rimasto piuttosto isolato dagli scontri. L’azione dei curdi in Siria contro il governo di Damasco è sempre stata debole: con l’intensificarsi dei combattimenti nel resto del paese, le truppe di Assad si erano addirittura ritirate dal Kurdistan siriano e avevano lasciato alle milizie curde il compito di controllare l’area. I curdi avevano intravisto nella collaborazione con il regime la possibilità di sfruttare la guerra civile siriana per poter gettare le basi per la creazione di uno Stato curdo autonomo nel nord del paese. Tutto questo prima che i curdi siriani cambiassero idea.
Venerdì 29 marzo il New York Times riportò la notizia che a Sheikh Maksoud, quartiere a maggioranza curda situato in una collina sopra Aleppo, i combattenti curdi del Ypg avevano deciso di rompere i legami con il governo siriano e unirsi ai ribelli. Secondo quanto sostiene Sawoushka Ahmed, una delle combattenti curde intervistate, la decisione di aiutare i ribelli era stata presa nella notte di giovedì 28 marzo in seguito al deterioramento nelle ultime settimane delle relazioni tra il gruppo curdo e le forze di Assad.
Il passaggio della milizia curda del Ypg dalla parte dei ribelli potrebbe portare ad un nuovo indebolimento del regime di Assad. Con l’appoggio dei curdi, le forze dell’opposizione ad Assad potrebbero riuscire a prendere stabilmente il controllo della regione nord-orientale della Siria.
Il cambio di alleanza dei curdi siriani è arrivato otto giorni dopo che Abdullah Ocalan, il leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), gruppo separatistico curdo che opera in Turchia, aveva annunciato la tregua tra il Pkk e il governo di Ankara. Fino ad ora Bashar al-Assad, e suo padre Hafez prima di lui, avevano sempre intrattenuto buoni rapporti con i membri del Pkk, considerati dagli Assad come uno strumento utile per fare pressioni sul governo turco. In Siria l’organizzazione curda aveva avuto la possibilità di addestrare molti dei suoi militanti che poi andavano a compiere azioni contro l’esercito turco. Tra i curdi turchi del Pkk e quelli siriani del Pyd si era venuto a creare anche un forte legame. Adesso che i membri del Pyd hanno voltato le spalle ad Assad e che Turchia e Pkk sembrano procedere verso una normalizzazione dei loro rapporti, il regime siriano ha una pedina in meno su cui poter contare.
(MRI Meridiana Relazioni Internazionali)

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