Siria: razzi con armi chimiche su Aleppo....
ROMA - Giallo su un razzo con sostanze chimiche che ha colpito la provincia di Aleppo, in Siria.
Il bilancio dell'attacco - di cui il regime siriano accusa i ribelli - e' salito a 25 morti. Lo afferma lo stesso governo di Damasco. "Il razzo è stato lanciato da Kafr Dael", precisa il ministro dell'Informazione, Oman al Zubi. "Si tratta di una grave escalation", aggiunge il ministro affermando che "gli Stati che armano, finanziano e ospitano i terroristi devono essere chiamati in causa per questo crimine".
Per l'agenzia di stato siriana Sana a bombardare sarebbero stati i ribelli. Secondo i comitati di coordinamento locali, però, a lanciare il missile sarebbero state le forze siriane lealiste. Tra le vittime si sono registrati "casi di soffocamento". I Comitati locali di Aleppo affermano che un missile terra-terra sparato dalle postazioni governative in direzione dell'Accademia di polizia di Khan Assal, conquistata dai ribelli due settimane fa, ha invece colpito un accampamento delle milizie lealiste (shabbiha) posto a sud della sede dell'accademia. Le informazioni non possono essere verificate in maniera indipendente.
Damasco ha affermato che "i governi della Turchia e del Qatar hanno la responsabilità legale, etica, morale e umanitaria" per quello che afferma essere un bombardamento chimico ad opera dei ribelli avvenuto oggi nella provincia di Aleppo. Lo ha affermato il ministro dell'Informazione, Oman al Zubi. Secondo il regime il bombardamento ha provocato la morte di 16 persone e il ferimento di 86. La Turchia e il Qatar sono tra i più convinti sostenitori dei ribelli siriani e sono accusati dal regime di rifornire di armi le milizie degli oppositori. I Comitati locali di coordinamento dell'opposizione affermano invece che un un missile sparato dalle forze siriane lealiste, e non dai ribelli, ha provocato l'uccisione di oltre dieci persone, tra le quali si registrano "casi di soffocamento".
La Gran Bretagna ha detto che l'uso di armi chimiche in Siria, se confermato, necessiterebbe di una "risposta energica" della comunità internazionale e richiederebbe di "rivedere l'approccio" usato finora. "La Gran Bretagna mette in chiaro che l'uso o la proliferazione di armi chimiche richiederebbe una risposta seria da parte della comunità internazionale e ci obbligherebbe a rivedere l'approccio da noi usato finora", ha detto il portavoce. Che ha aggiunto di essere a conoscenza della notizia sul lancio di un razzo con testata chimica su Aleppo, che ha fatto fra i 10 e i 15 morti, che il regime afferma essere stato sparato da ribelli. Questi ultimi respingono l'accusa e la girano sulle forze pro-Assad...
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