Egitto: tre morti in scontri polizia...


Alta tensione al Cairo dove tre persone sono morte negli scontri con la polizia, nei pressi di piazza Tahrir dopo la conferma della condanna a morte per 21 tifosi coinvolti nei tafferugli dello scorso anno allo stadio di Port Said in cui rimasero uccise oltre 70 persone

Dopo il primo morto per intossicazione da gas lacrimogeni, una seconda persona è deceduta per asfissia, mentre una terza è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco. Lo riferiscono fonti mediche.

Intanto nella capitale i manifestanti hanno dato alle fiamme il quartier generale della Federazione di calcio egiziana e il circolo ricreativo della Polizia. I locali del distretto di polizia nel centro del Cairo sono stati incendiati dai sostenitori dell' al-Ahly, la squadra di calcio della capitale, soprannominati gli 'ultras'. I residenti di un quartiere nei pressi del distretto di polizia, situato su un'isola in mezzo al Nilo, utilizzano tubi da giardino per cercare di spegnere le fiamme, mentre altri edifici sono stati danneggiati dagli Ultras che hanno spaccato i vetri. Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno chiuso tutte le strade che portano a piazza Tahrir. Centinaia di Ultras si stanno dirigendo, infatti, verso il ministero dell'Interno che si trova proprio sulla piazza, riferisce la Tv di Stato

CONFERMATA PENA MORTE PER 21 TIFOSI - La Corte d'appello egiziana ha confermato la pena di morte per 21 tifosi coinvolti negli scontri dell'anno scorso allo stadio di Port Said in cui rimasero uccise oltre 70 persone. Altri cinque sono stati condannati all'ergastolo. Sono invece stati assolti alcuni poliziotti e responsabili del club Port Said. Gli scontri, a febbraio dell'anno scorso, scoppiarono alla fine di una partita tra l'Al Ahly, squadra del Cairo, e il Port Said. Da settimane, la città del nord est dell'Egitto è teatro di violentissimi scontri tra manifestanti e polizia. La prima sentenza di condanna a morte "per impiccagione" per i 21 tifosi era stata emessa a fine gennaio. Oggi altre 28 persone sono state assolte, altri sono stati condannati a pene minori.

MINISTERO INTERNI, STATO EMERGENZA IN SINAI - Il ministero degli Interni egiziano ha dichiarato lo stato di emergenza nel Sinai dopo che i servizi di intelligence hanno messo in guardia su un possibile attacco dei jihadisti contro la polizia. Lo riferisce l'agenzia statale Mena. "Il ministero degli Interni egiziano ha alzato l'allerta nel nord e nel sud del Sinai dopo aver ricevuto informazioni sull'intenzione da parte di gruppi jihadisti di attaccare edifici della polizia nella zona", ha dichiarato il generale Osama Ismail del ministero, secondo quanto riportato dall'agenzia Mena ( ANSA )

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