Siria, è tempo sia deferita a Corte penale internazionale...


GINEVRA (Reuters) - Carla Del Ponte, magistrato dell'Onu che si occupa di diritti umani, ha detto oggi che "è arrivato il momento" per il Consiglio di Sicurezza di portare i crimini di guerra della Siria davanti alla Corte penale internazionale (Cpi).
"Seguiamo la catena di comando per stabilire la responsabilità di sospetti politici e militari nella commissione di crimini", ha detto in una briefing con la stampa.
Oggi gli investigatori dell'Onu hanno detto che sono stati identificati i siriani in "posizioni di leadership" che potrebbero essere responsabili di crimini di guerra, e con loro i gruppi accusati di averli perpetrati.
Secondo gli investigatori dell'Onu, sia le forze governative che i ribelli armati stanno commettendo crimini di guerra, tra cui omicidi e torture, diffondendo il terrore tra i civili in un conflitto in corso da circa due anni.
L'ultimo rapporto degli investigatori, relativo ai sei mesi fino a metà gennaio, è stato realizzato sulla base di 445 interviste effettuate all'estero con vittime e testimoni, dal momento che non sono consentite in Siria.
Il team indipendente, guidato dal brasiliano Paulo Pinheiro, ha sollecitato il Consiglio di sicurezza Onu ad "agire in modo urgente per garantire che chi ha commesso" gravi violazioni "se ne assuma le responsabilità", anche deferendo gli autori alla Corte penale internazionale.
"La Cpi è l'istituzione idonea alla lotta contro l'impunità in Siria. Può dare il via subito a indagini contro gli autori di gravi crimini nel Paese", si legge nel rapporto di 131 pagine.

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