Siria ancora martoriata: 160 nuove vittime, scontri a Aleppo


L'aeroporto internazionale di Aleppo, nel nord della Siria, è chiuso da ieri a causa degli scontri tra i ribelli e l'esercito. Lo ha riportato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Nelle ultime settimane, i combattenti ribelli hanno aumentato gli attacchi agli aeroporti della provincia di Aleppo, tentando di colpire le forze aeree del regime di Bashar Assad. Hanno annunciato che colpiranno sia gli aerei militari sia quelli civili che tenteranno di usare lo scalo di Aleppo, perché il regime sta utilizzando aerei civili per trasportare rifornimenti e armi. Altri tre aeroporti della zona sono stati attaccati dai combattenti anti-Assad, tra cui una base militare elicotteristica vicino al confine turco.
Nuovo tragico bilancio dei combattimenti tra ribelli ed esercito del regime: nella sola giornata di ieri sono morte almeno 160 persone. Lo riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che si tratta di 67 civili tra cui 11 bambini, 41 combattenti ribelli, 37 soldati e 3 disertori dell'esercito. Secondo il conteggio aggiornato dell'Osservatorio, dall'inizio delle rivolte nel marzo 2011 sono morte più di 46mila persone, di cui almeno 32.216 civili (830 vittime non sono mai state identificate). Il bilancio più grave degli scontri di ieri riguarda la zona di Reef Dimashq, dove sono morti 24 civili e 18 ribelli, a causa dei bombardamenti delle forze del regime. Vittime anche nelle aree di Homs, Aleppo, Damasco, Deir Ezzour, Idlib.in Dera'a.

Commenti

Unknown ha detto…
Gratuito esercito non sono dei ribelli

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