Brahimi, serve "cambiamento reale". Mosca, nessun accordo condiviso con gli Usa. Stampa turca, Assad ha chiesto asilo al Venezuela per la famiglia


Il cambiamento in Siria "deve essere reale": lo ha affermato l'inviatoOnu-Lega Araba Lakhdar Brahimi, citato da al Arabiya. In Siria serve "un governo di transizione con pieni poteri", ha detto Brahimi in una conferenza stampa a Damasco. La transizione si concluderà "con le elezioni", ha aggiunto senza fornire altri dettagli.
Il portavoce della diplomazia di Mosca, Alexander Lukashevich, ha smentito l'esistenza di un piano con gli Usa per un governo di transizione con il presidente Bashar al Assad al potere fino alla scadenza del mandato, nel 2014. Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha poi messo in guardia la comunità internazionale dal "caos sanguinario" che si scatenerà in Siria in mancanza di una soluzione negoziata. "A parte una soluzione pacifica, l'altra scelta è un caos sanguinario. Più continuerà, più la situazione si aggraverà per tutti", ha dichiarato Lavrov in un'intervista all'agenzia russa Interfax.
Il presidente siriano Bashar el-Assad avrebbe chiesto al Venezuela asilo politico per la sua famiglia. Lo scrive ilquotidiano turco Aksam, per il quale funzionari turchi hanno visitato il ministero degli Esteri venezuelano, confermando che una lettera in questo senso è stata spedita da Damasco. Nelle scorse settimane, il viceministro degli Esteri siriano Faisal al-Mokdad ha visitato diversi paesi sudamericani, tra cui il Venezuela: nel corso di questo viaggio ha detto di aver consegnato al presidente venezuelano Hugo Chavez un messaggio di Assad, ma non ne ha rivelato il contenuto.
l presidente siriano Bashar al-Assad, sui cui "pesa la responsabilità di 45.000 vittime nel conflitto" che scuote la Siria, "non può far parte della transizione politica": lo ha detto a Parigi il portavoce delministero degli Esteri della Francia, Vincent Floreani. "Bashar al-Assad, che continua una repressione sempre più feroce contro il suo popolo e sui cui pesa la responsabilità delle 45.000 vittime di questo conflitto, non può far parte della transizione politica", ha detto Floreani, nel corso di un punto stampa a Parigi.
Parigi e' sostanzialmente in linea con la Coalizione nazionale siriana, principale piattaforma dell'opposizione al regime, si é detta disponibile a ogni processo di transizione politica in Siria di cui non faccia parte il presidente Bashar al Assad e né i suoi. "Accetteremo qualsiasi soluzione politiche che non includa la famiglia Assad e quelli che hanno fatto del male al popolo siriano. Al di là di questo, tutte le opzioni sono sul tavolo", ha detto il portavoce Walid al Bunni.
Sono oltre 45 mila, di cui 30 mila civili, i morti dei 21 mesi di violenze in Siria. Il bilancio arriva dall'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh) secondo il quale sono almeno 31.544 i civili morti dal 15 marzo 2011, anche se tra questi ci sono anche coloro che hanno preso le armi, passando nelle fila dei ribelli, contro il regime di Bashar al Assad. Il numero di soldati uccisi è invece di 11.217, riferisce la stessa fonte stimando in 1.511 i disertori.

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