Lasciano acqua a migranti nel deserto, quattro donne a processo negli Stati Uniti...
Quattro donne sono state giudicate colpevoli da un giudice federale dell’Arizona per aver lasciato cibo e acqua nel deserto per salvare migranti irregolari.
Il giudice federale Bernardo Velasco ha emesso il suo verdetto contro Natalie Hoffman, Oona Holcomb, Madeline Huse e Zaachila Orozco, volontarie dell’associazione «No more deaths» (Basta morti), per essere entrate senza permesso e aver portato bottiglie d’acqua nel rifugio Cabeza Prieta vicino a Ajo, in Arizona, dove nel 2014 morirono 91 migranti irregolari. Una di loro deve rispondere anche dell’accusa di essere entrata nella riserva con l’auto. Le imputate rischiano ora una condanna fino a sei mesi di carcere a una multa di 500 dollari.
L’associazione «No more deaths» giudica il verdetto «un affronto non solo per l’associazione ma per tutte le persone di coscienza del Paese». «Se dare acqua a qualcuno che rischia di morire di sete è illegale, quale umanità resta nella legge di questo Paese?», fa notare Catherine Gaffney, volontaria del gruppo.
Nel suo verdetto, il giudice Velasco ha indicato che i litri d’acqua lasciati dai volontari all’interno dell’area protetta «erodono la decisione nazionale di mantenere il rifugio nella sua natura incontaminata». Scott Warren, uno dei volontari, professore all’Arizona State University, è coinvolto in un processo separato per aver ospitato i migranti irregolari. Se sarà giudicato colpevole, rischierà una condanna fino a 20 anni di carcere...
(L Stampa Mondo)
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