Palermo ha detto sì ad una famiglia Rom: dividerà con gli italiani una villetta confiscata alla mafia...


Il sì ad accogliere i nomadi (una coppia con due bambini piccoli), regalerà al quartiere una serie di servizi. La mediazione del comune.

                                                          I residenti di via Felice Emma a Palermo


A Palermo c'è un quartiere che dice si ai Rom. Trovato  l’accordo fra il Comune e i residenti di via Felice Emma, zona Pagliarelli, sull’arrivo di una famiglia rom in una delle due villette confiscate alla mafia in fondo alla strada.
Il sì ad accogliere una famiglia rom (una coppia con due bambini piccoli), regalerà al quartiere una serie di servizi. Una proposta di " mediazione sociale", frutto di una serie di incontri fra l’assessore comunale alle Attività sociali Giuseppe Mattina e gli abitanti del quartiere, discussa in assemblea, è sfociata in una soluzione definitiva. 
Una parte del complesso confiscato alla mafia diventerà una casa per la famiglia rom e per un’altra famiglia palermitana inserita nella lista dell’emergenza abitativa. L’altra villetta, invece, con tutte le opere a carico del Comune, sarà trasformata in una sorta di parco urbano con giardino aperto al quartiere e la possibilità di organizzare all’interno attività per bambini e anziani. 
Dovrebbe prendere il nome di Emanuela Setti Carraro, la moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, morta con l’allora prefetto di Palermo nell’agguato di via Isidoro Carini. In via Emma, come promesso dal Comune, arriverà anche la rete dell’Enel per l’illuminazione pubblica e la conduttura dell’Amap, tuttora assenti. Nei giorni scorsi, alla notizia dell’arrivo di una famiglia rom, era esplosa la protesta, ora definitivamente superata...

(Globalist)

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