Nord Corea, nella pancia del soldato disertore vermi da 27 cm...






SEUL – C’era una spaventosa colonia di vermi nella pancia del soldato nordcoreano disertore, che lunedì scorso è riuscito a fuggire in Corea del Sud, attraversando la Joint Security Area del villaggio di Panmunjom, tra i pochi varchi sul confine intercoreano. Quando i medici sudcoreani gli anno aperto l’addome per riparare le ferite riportate sotto la pioggia di spari dei suoi commilitoni, non potevano credere ai loro occhi. Cercando le schegge dei proiettili hanno invece trovato una colonia di parassiti, alcuni lunghi 27 centimetri.
Al sito Korea Biomedical Review, il Dott. Lee Cook-jong della Ajou University Hospital racconta: “Mai visto niente del genere in un corpo umano in vent’anni di professione”. Secondo il medico l’episodio può essere indicativo delle condizioni di vita dei soldati di Pyongyang.
L’uomo aveva cinque ferite da armi da fuoco, e durante l’intervento per frenare l’emorragia i chirurghi hanno trovato centinaia di parassiti, compreso uno di una specie sconosciuta in Corea in precedenza. “I parassiti erano nel corpo del paziente prima che venisse colpito – spiega il medico – e la loro presenza complica la prognosi”.
Da diversi studi sui disertori, spiega il sito, è emerso che quello dei parassiti, che si contraggono di solito attraverso l’alimentazione con vegetali fertilizzati con feci umane, è un problema diffuso. Uno studio del 2015 su 170 soggetti ha trovato l’infezione nel 40% dei casi, oltre a verificare che i soggetti erano più bassi dei loro coetanei del Sud. “Non so cosa accada in Corea del Nord – spiega l’autore, Seong Min della Dankook University -, ma ho trovato molti parassiti esaminando i disertori, oltre al problema della malnutrizione”.
Nel pomeriggio di lunedì 13 novembre si sono uditi diversi spari attorno al 38° parallelo. Dopo mezz’ora di ispezioni, i militari di Seul lo hanno trovato agonizzante e ferito. A bordo di un elicottero delle Nazioni Unite, che vigilano sul rispetto dell’armistizio della Guerra di Corea (1950-53), l’uomo è stato trasportato all’Ajou University Medical Center di Suwon, a sud di Seul, dove in serata è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
L’episodio è alquanto singolare: le defezioni sono state più di 30.000 dal 1948 a oggi, ma sono rarissime quelle registrate nell’area che risulta tra le più presidiate lungo la linea demilitarizzata, con cecchini pronti a entrare in azione in ogni momento. I militari del Nord in servizio sono scelti “tra i più leali e fedeli”, spesso tra i figli di funzionari di Pyongyang.
Uno dei casi più gravi risale al 1984 quando un cittadino sovietico tentò di disertare al Sud: ne nacque un sanguinoso scontro a fuoco che si chiuse con il bilancio di quattro morti: tre soldati del Nord e uno del Sud. La Jsa è la stretta fascia sul confine dove le truppe dei due Paesi si trovano in un perenne e inconsueto “faccia a faccia” a poche decine di metri...
(blitz quotidiano)

Commenti

danielmikesep ha detto…
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