Bostwana, cinese arrestato per “crudeltà” sugli asini...






Gaborone, (Bostwana) 13 lug. (askanews) – Un cinese, accusato di essere coinvolto in un traffico illegale di asini in Botswana, è stato arrestato dopo essere stato trovato con 500 ciuchi sofferenti ed in terribili condizioni. Gli animali sono stati trattati così crudelmente dall’uomo di 24 anni che dovevano essere abbattuti.
Lo scorso mese, il governo locale si è mosso per contrastare il traffico di pelli d’asino che è stato alimentato dalla domanda da parte della Cina. Negli ultimi anni, molte migliaia di asini nei paesi africani sono stati macellati e le loro pelli, carne e zoccoli venduti in Cina per essere utilizzati nella medicina tradizionale.
Nel grande Paese asiatico, infatti, pelli e zoccoli vengono bolliti per produrre gelatina, che viene usata per curare problemi di salute che vanno dalla disfunzione sessuale all’anemia e sono anche valutati come un trattamento anti-invecchiamento.
“Il sospettato è stato indagato per crudeltà sugli animali”, ha detto il portavoce della polizia, Testimone Bosija, aggiungendo che è stato arrestato alla fine del mese scorso, nei pressi della seconda città del Botswana, Francistown.
“Gli asini sono stati trovati in un cattivo stato di salute, quindi i funzionari governativi hanno raggiunto una decisione di abbattere gli animali per impedire loro ulteriori sofferenze”, ha detto Bosija.
La polizia ha detto che gli esemplari abbattuti erano stati acquistati da diverse zone in tutto il paese, presumibilmente per essere scuoiati”, aggiungendo che l’uomo dovrà presto comparire davanti ad una Corte.
Il Botswana è il sesto paese africano che impone restrizioni all’esportazione di asini, seguendo Niger, Senegal, Mali, Burkina Faso e Gambia.
Di recente, lo Zimbabwe ha respinto una richiesta per costruire un macello di asino, mentre l’Etiopia ha chiuso il suo unico mattatoio funzionante. Si tratta di un commercio fiorito a causa dei prezzi alti che vengono applicati.
Gli agricoltori del Botswana sono stati invitati a monitorare attentamente i loro asini per prevenire furti e per segnalare acquirenti sospetti di animali vivi.
I gruppi di attivisti per i diritti dell’uomo denunciano che le queste docili bestie spesso vengono maltrattate a morte prima di essere scuoiate nei cortili e nei macelli clandestini. Si parla addirittura di un industria che vale miliardi di dollari in tutto il mondo.
I numeri degli asini in Cina sono quasi dimezzati da 11 milioni negli anni ’90 a sei milioni nel 2013, secondo statistiche ufficiali.
La gelatina, nota in Cina come “Ejiao”, viene sciolta in bevande calde, o mescolata con noci e semi. La carne di asino, consumata in aclune zone della Cina, è ritenuta più nutriente del manzo e viene servita in hamburger e stufati. (fonte afp)

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