L’arsenale segreto nord coreano e le atomiche nel mondo...
Il nano Corea e il gigante Usa, perché Davide e Golia non è esempio pertinente. Dieci bombe atomiche, forse, Pyongyang, 7mila 500 quelle dichiarate dagli Stati Uniti. Cosa sappiamo dell’arsenale segreto nord coreano: armi obsolete ma missili all’avanguardia.
In copertina, la grafica delle bombe atomiche denunciate un un pianeta letto dall’Asia. Mancano i dati per Israele, India e Pakistan.
Sbruffonate o pericolo reale?
«Se gli Stati Uniti vogliono, andremo alla guerra», dichiara il tondo Kim Jong-un.
Il presidente Usa Trump invia la III Flotta, guidata dalla portaerei a propulsione nucleare ‘Carl Vinson’, al largo delle coste della penisola, pronta a intervenire nel caso in cui Pyongyang proceda con il test, violando le sanzioni Onu.
«Se gli Stati Uniti vogliono, andremo alla guerra», dichiara il tondo Kim Jong-un.
Il presidente Usa Trump invia la III Flotta, guidata dalla portaerei a propulsione nucleare ‘Carl Vinson’, al largo delle coste della penisola, pronta a intervenire nel caso in cui Pyongyang proceda con il test, violando le sanzioni Onu.
Un arsenale segretissimo
Le conseguenze di un conflitto tra le due potenze? Disastrose, valuta l’agenzia stampa Agi. Escludendo i missili impiegati nei test nucleari effettuati negli ultimi 10 anni, Pyongyang mantiene il segreto assoluto sul suo apparato bellico. E gli stessi esperti si dividono su molti punti, ecco i tre principali.
Le conseguenze di un conflitto tra le due potenze? Disastrose, valuta l’agenzia stampa Agi. Escludendo i missili impiegati nei test nucleari effettuati negli ultimi 10 anni, Pyongyang mantiene il segreto assoluto sul suo apparato bellico. E gli stessi esperti si dividono su molti punti, ecco i tre principali.
I dubbi
Pyongyang vanta e Washington teme missili in grado di raggiungere gli Stati Uniti. Ma nessun missile intercontinentale è mai stati testato e gli esperti sono scettici sulla loro reale esistenza.
Secondo fonti nordcoreane l’esplosione del test dello settembre 2016 è stata prodotta da una bomba a idrogeno, molto più potente dell’atomica. Anche su questo punto gli esperti sono divisi, ma la maggior parte propende per l’atomica
Plutonio o uranio? Gli analisti si chiedono se il regime coreano abbia effettivamente utilizzato l’uranio, come sostiene, durante il test del 2013. Se così fosse, vorrebbe dire che la Corea del Nord ha fatto un balzo in avanti considerevole nel programma nucleare, permettendo al regime di dotarsi di una riserva nucleare.
Pyongyang vanta e Washington teme missili in grado di raggiungere gli Stati Uniti. Ma nessun missile intercontinentale è mai stati testato e gli esperti sono scettici sulla loro reale esistenza.
Secondo fonti nordcoreane l’esplosione del test dello settembre 2016 è stata prodotta da una bomba a idrogeno, molto più potente dell’atomica. Anche su questo punto gli esperti sono divisi, ma la maggior parte propende per l’atomica
Plutonio o uranio? Gli analisti si chiedono se il regime coreano abbia effettivamente utilizzato l’uranio, come sostiene, durante il test del 2013. Se così fosse, vorrebbe dire che la Corea del Nord ha fatto un balzo in avanti considerevole nel programma nucleare, permettendo al regime di dotarsi di una riserva nucleare.
La sole certezze
Di certo c’è che le forze armate nord coreane contano più di un milione di uomini in servizio e circa 6 milioni tra riservisti e paramilitari, si legge in uno studio dell’Ispi. Secondo stime condivise, il 60% del suo arsenale è obsoleto e risalente agli anni Sessanta, ma la Corea del Nord può contare su 5.000 tonnellate di armi chimiche.
Tuttavia gli esperti invitano a non sottovalutare affatto Pyongyang le cui armi nucleari sembrano essere “molto avanzate e pericolose”, senza contare che non ha alcuna intenzione di fermare il proprio programma missilistico.
Al momento la Corea del Nord avrebbe circa 1.000 missili balistici di vario tipo, di cui la maggior parte sarebbe a corto raggio ma in grado di raggiungere la Corea del Sud, basti pensare che Seul dista solo 50 chilometri dal confine nordcoreano.
Di certo c’è che le forze armate nord coreane contano più di un milione di uomini in servizio e circa 6 milioni tra riservisti e paramilitari, si legge in uno studio dell’Ispi. Secondo stime condivise, il 60% del suo arsenale è obsoleto e risalente agli anni Sessanta, ma la Corea del Nord può contare su 5.000 tonnellate di armi chimiche.
Tuttavia gli esperti invitano a non sottovalutare affatto Pyongyang le cui armi nucleari sembrano essere “molto avanzate e pericolose”, senza contare che non ha alcuna intenzione di fermare il proprio programma missilistico.
Al momento la Corea del Nord avrebbe circa 1.000 missili balistici di vario tipo, di cui la maggior parte sarebbe a corto raggio ma in grado di raggiungere la Corea del Sud, basti pensare che Seul dista solo 50 chilometri dal confine nordcoreano.
Stime credibili?
Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, Pyongyang si è dotata di un suo arsenale nucleare abbastanza esteso. Le stime tuttavia variano considerevolmente e si basano sui calcoli relativi alla quantità di plutonio che la Corea del Nord potrebbe aver estratto dal combustibile esausto prodotto dal reattore a grafite da 5 megawatt del centro di ricerca di Yongbyon prima dello smantellamento disposto nel 2007.
Le stime si basano inoltre su quello che si sa sulle capacità del regime di fabbricare armi. Si ritiene che Pyongyang sia in grado di produrre abbastanza plutonio per costruire fino a otto armi atomiche rudimentali, considerando che ognuna di esse necessiti di 5 chilogrammi di plutonio.
Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, Pyongyang si è dotata di un suo arsenale nucleare abbastanza esteso. Le stime tuttavia variano considerevolmente e si basano sui calcoli relativi alla quantità di plutonio che la Corea del Nord potrebbe aver estratto dal combustibile esausto prodotto dal reattore a grafite da 5 megawatt del centro di ricerca di Yongbyon prima dello smantellamento disposto nel 2007.
Le stime si basano inoltre su quello che si sa sulle capacità del regime di fabbricare armi. Si ritiene che Pyongyang sia in grado di produrre abbastanza plutonio per costruire fino a otto armi atomiche rudimentali, considerando che ognuna di esse necessiti di 5 chilogrammi di plutonio.
I missili conosciuti
I cinque test nucleari condotti dal 2006 hanno confermato un crescente ammodernamento e un incremento di potenza. Ecco i missili conosciuti.
I cinque test nucleari condotti dal 2006 hanno confermato un crescente ammodernamento e un incremento di potenza. Ecco i missili conosciuti.
Missili a raggio corto:
Scud B, C ed ER. Hanno tutti una gittata di 800 km. I primi Scud si basavano su una tecnologia sovietica, mentre il primo tipo a essere sviluppato in Nord Corea è stato il Rodong-1, in grado colpire il Giappone. Si crede siano in grado di trasportare piccole testate nucleari. Sono operativi dagli anni’80 e sono stati venduti all’Iran e alla Siria.
KN-02: gittata 120 km. Progettati per attaccare aeroporti, ponti e posti di comando.
Missili a raggio medio e intermedio:
Nodong: gittata 1.300 km. Può colpire obiettivi ovunque in Corea del Sud e Giappone
Musudan: gittata 3.500 km. Secondo gli esperti può colpire anche le basi USA ad Okinawa e Guam.
Missili intercontinentali:
KN-14 e KN-08: gittate tra 10.000 e gli 11.500 km. Visti solo in parate pubbliche, si ritiene possano colpire gli Stati Uniti fino alla Florida
Scud B, C ed ER. Hanno tutti una gittata di 800 km. I primi Scud si basavano su una tecnologia sovietica, mentre il primo tipo a essere sviluppato in Nord Corea è stato il Rodong-1, in grado colpire il Giappone. Si crede siano in grado di trasportare piccole testate nucleari. Sono operativi dagli anni’80 e sono stati venduti all’Iran e alla Siria.
KN-02: gittata 120 km. Progettati per attaccare aeroporti, ponti e posti di comando.
Missili a raggio medio e intermedio:
Nodong: gittata 1.300 km. Può colpire obiettivi ovunque in Corea del Sud e Giappone
Musudan: gittata 3.500 km. Secondo gli esperti può colpire anche le basi USA ad Okinawa e Guam.
Missili intercontinentali:
KN-14 e KN-08: gittate tra 10.000 e gli 11.500 km. Visti solo in parate pubbliche, si ritiene possano colpire gli Stati Uniti fino alla Florida
60 anni di storia nucleare in 15 tappe
Anni ’50 – L’Unione Sovietica aiuta la Corea del Nord ad avviare il suo programma nucleare.
1969 – Un rapporto dell’intelligence cinese conferma che Pyongyang è impegnata a sviluppare armi nucleari
1974 – La Corea del Nord aderisce all’Agenzia per l’Energia atomica internazionale e apre le porte agli ispettori
1985 – Pyongyang sigla il Trattato di non proliferazione nucleare (NPT)
1993 – La Corea del Nord esce dall’NPT dopo il rifiuto di rivelare all’Aiea i dettagli sul suo programma nucleare
1994 – Pyongyang firma l’accordo con l’Aiea e acconsente alle ispezioni
2002 – La Corea del Nord fa sapere ai diplomatici Usa di essersi dotata di un arsenale nucleare, violando gli accordi del 1994.
Aprile 2003 – Pyongyang si ritira di nuovo dal Trattato di non proliferazione nucleare
Febbraio 2005 – La Corea del Nord dichiara pubblicamente il suo arsenale e si chiama fuori dai Colloqui a sei
Settembre 2005 – Pyongyang aderisce di nuovo all’NPT e acconsente all’ispezione dell’Aiea
Ottobre 2006 – Il regime nordcoreano conduce il primo test nucleare. La potenza sprigionata è di 1 chilotone
Ottobre 2006 – Un secondo test nucleare viene effettuato subito dopo il primo. Questa volta vengono lanciati anche una serie di missili terra aria a corto raggio
Febbraio 2013 – Viene effettuato il terzo test nucleare: viene registrata un’esplosione sotterranea al sito nucleare di Punngye-ri. La potenza, secondo gli esperti, varia dai 6 ai 7 chilotoni
Maggio 2015 – Pyongyang fa sapere di disporre di missili in grado di raggiungere gli Stati Uniti
Settembre 2016 – La Corea del Nord effettua il quinto test nucleare. Questa volta viene fatta detonare una bomba a idrogeno, secondo fonti del regime..
1969 – Un rapporto dell’intelligence cinese conferma che Pyongyang è impegnata a sviluppare armi nucleari
1974 – La Corea del Nord aderisce all’Agenzia per l’Energia atomica internazionale e apre le porte agli ispettori
1985 – Pyongyang sigla il Trattato di non proliferazione nucleare (NPT)
1993 – La Corea del Nord esce dall’NPT dopo il rifiuto di rivelare all’Aiea i dettagli sul suo programma nucleare
1994 – Pyongyang firma l’accordo con l’Aiea e acconsente alle ispezioni
2002 – La Corea del Nord fa sapere ai diplomatici Usa di essersi dotata di un arsenale nucleare, violando gli accordi del 1994.
Aprile 2003 – Pyongyang si ritira di nuovo dal Trattato di non proliferazione nucleare
Febbraio 2005 – La Corea del Nord dichiara pubblicamente il suo arsenale e si chiama fuori dai Colloqui a sei
Settembre 2005 – Pyongyang aderisce di nuovo all’NPT e acconsente all’ispezione dell’Aiea
Ottobre 2006 – Il regime nordcoreano conduce il primo test nucleare. La potenza sprigionata è di 1 chilotone
Ottobre 2006 – Un secondo test nucleare viene effettuato subito dopo il primo. Questa volta vengono lanciati anche una serie di missili terra aria a corto raggio
Febbraio 2013 – Viene effettuato il terzo test nucleare: viene registrata un’esplosione sotterranea al sito nucleare di Punngye-ri. La potenza, secondo gli esperti, varia dai 6 ai 7 chilotoni
Maggio 2015 – Pyongyang fa sapere di disporre di missili in grado di raggiungere gli Stati Uniti
Settembre 2016 – La Corea del Nord effettua il quinto test nucleare. Questa volta viene fatta detonare una bomba a idrogeno, secondo fonti del regime..
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