Attentato a Londra, su Twitter accusa la donna con il velo «Indifferente». Ma la rete (e il fotografo) la difendono...




Lo scatto viene strumentalizzato da un utente che lo diffonde per denigrare la comunità musulmana. La replica del fotografo: «È manipolazione»






Una donna con l’hijab che cammina di fianco ai feriti sul ponte di Westminster. Ha in mano uno smartphone, lo guarda mentre intorno a lei i soccorritori cercano di rianimare una donna. Sono passati pochi minuti da quando Khalid Masood ha investito i passanti con il Suv. Quel frammento viene immortalato dal fotografo britannico Jamie Lorriman che si trova sulla scena dell'attacco. Passa qualche ora e l’immagine viene rilanciata in rete scatenando una bufera di commenti.

Ad accendere la miccia del dibattito, l’utente Texas Lone Star. @SouthLoneStar — che ha 44 mila follower e che posta contenuti anti musulmani — subito dopo l’attacco scrive: «questa donna non presta attenzione alle vittime e mentre un uomo muore lei guarda il suo telefono». Il post viene condiviso su Twitter con l’hashtag #BanIslam e ha chiaramente l’intento di fomentare l’odio contro la comunità islamica. In pochi minuti totalizza 1900 retweet.
In tutta risposta però migliaia di utenti replicano a Texas Lone Star accusandolo di star manipolando la realtà. La donna infatti ha un’espressione atterrita e sta probabilmente controllando sul suo smartphone le notizie relative all’attacco. «È terrorizzata, è una cittadina britannica come gli altri che si trova nel bel mezzo di un attacco», commenta Lisa Scott. «Non hai idea di cosa sia successo e stai strumentalizzando questa foto», sottolinea Kelly Blackweek.
In uno scatto molto simile — ad esempio — si nota un uomo bianco nella stessa identica situazione che transita sul ponte vicino ai feriti tenendo lo sguardo rivolto sullo schermo del suo smartphone. «Perché allora lei è indifferente e viene accusata e lui no? Solo perché è un bianco non musulmano?», si chiedono in molti. D’altro canto iniziano i meme, l’immagine della donna viene photoshoppata e inserita in altre immagini di attacchi terroristici come il Bataclan o Berlino. «La donna con l'hijab marrone» come la chiamano tutti ormai viene accostata anche alle immagini dei prigionieri di Isis decapitati. Sui forum e sulle chat di destra la ragazza diventa un bersaglio. Quotidiani come il Daily Mail chiedono «a chiunque conosca la donna di contattare il giornale».


Lo stesso fotografo autore dello scatto, Jamie Lorriman, è intervenuto nella discussione per spiegare quanto la donna fosse «sconvolta e terrorizzata». Al Daily Mail ha spiegato di essere stato pochi minuti sul ponte e di aver fatto quella foto proprio perché la donna era chiaramente scossa. Ma non solo. Lorriman, freelance originario del South Yorkshire, ha anche raccontato come ci fossero molti altri passanti che non si sono fermati vicino ai feriti, già circondati dai soccorritori.
Dal dibattito politico sul multiculturalismo di Londra dopo le parole del sindaco musulmano di origini pakistane Sadiq Khan e dalle preoccupazioni per la sicurezza dopo l’attacco, si passa dunque alla lotta dei meme e dei social, gli stessi dove circolano fake news e su cui Isis posta le sue rivendicazioni. Ma anche gli stessi dove una fotografia viene estrapolata dal suo contesto e dove una donna con l’hijab la cui unica “colpa” è di non essere stata immortalata nella giusta situazione viene trasformata in uno strumento d’odio. E poi «salvata» da altre migliaia di perfetti sconosciuti...

(Corriere della Sera Esteri)

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