I minori non accompagnati chiedono solo di essere protetti...
di Antonietta Chiodo
Tra il 2015
e il 2016 mi trovai a lavorare con tecnici e soccorritori della Croce Rossa
delle coste calabresi, incontrando i migranti mi resi presto conto di quali
fossero i loro reali sogni, non era difficile perchè fu possibile leggere la
verità nei loro occhi. Una dignità titanica che ben presto sarebbe entrata
nelle coscienze di tutti noi. Per comprendere la loro scelta dovremmo prima
domandarci se siamo in grado di percepire cosa accada nella mente di un essere
umano obbligato a scappare ed abbandonare così la propria terra. La guerra non
è un gioco, non lascia spazio per domande scontate, obbligandoti così a fuggire
nell’ utopia di una vita migliore. Osservai i minori non accompagnati locati
all’ interno delle strutture di accoglienza e scivolai nei loro sguardi fatti di occhi
duri e vitrei, nella ricerca di quell’
innocenza strappata violentemente ai ricordi di un tempo. I viaggi della
speranza al contrario di ciò che si è abituati a pensare durano mesi, in
condizioni disumane, in cui scarseggiano cibo e acqua obbligandoli a navigare a
diretto contatto con estranei adulti e malattie che in alcuni casi conducono
alla morte. Ancora oggi per l’ occidente
è marginale considerare primario l’animo umano, dando sempre più attenzione a
ciò che invece rappresenti la statistica, obiettivamente ci si rende ben presto
conto di come oramai ognuno di noi agli occhi del mondo sia classificabile
attraverso un numero da inserire in una o altra tabella. Quanti di voi
ricordano ancora oggi gli sconvolgenti dati divulgati alla fine del 2015 che
classificarono a 10.000 i minori stranieri in Europa scomparsi nel nulla?
Quanti di voi inoltre rammentano che la metà di questa cifra rappresentò il
numero dei bambini spariti nel solo territorio italiano? Le questure e le
polizie locali ammisero che vi fosse una operazione a dir poco allarmante messa
in campo dalla malavita organizzata, facendo in modo che i corpicini di questi
bambini vennero poi usati per scopi a dir poco disdicevoli come la pedo
pornografia e la vendita di organi. Siamo il paese dell’ accoglienza senza
ombra di dubbio, ma non siamo certo il paese della tutela e della protezione di
questi bambini, fuggiti dai conflitti creati per mano nostra per futili accordi
economici.
Nel 2016
dati ancora più allarmanti vengono resi pubblici dagli organi competenti, sembra
infatti che salgono a 25.846 i minori non accompagnati sbarcati sulle coste
italiane, mentre in continuo aumento e sempre più complesso da identificare il
numero dei bambini che riescono ad entrare in Europa via terra, quindi, quando
parliamo di bambini scomparsi il nodo alla gola si stringe sempre di più perché
dobbiamo coscientemente renderci conto che stiamo permettendo al nostro futuro
di morire, senza ancora oggi essere in grado di tutelarli. Le questure ed i
sindaci dichiarano l’ impossibilità di riuscire a dare assistenza ad un numero
sempre maggiore di migranti. Bruxelles
stanzia quindi un ulteriore aiuto economico pari a 13.000.000 di euro per un’
assistenza pari a 45 euro per ogni bambino in struttura, che per poi venire
seguito da un insegnante , un mediatore culturale ed un legale. Dovremmo quindi
domandarci se sia il denaro il perno fondamentale dell’ accoglienza o ancora,
se dovremmo fare i conti con una palese negligenza degli stati europei su
questo catastrofico problema? Dal 2015 ad oggi poco è cambiato, le associazioni
per i diritti umani si scontrarono contro l’assurda strumentazione della scansione
ossea, creata negli anni cinquanta che permette grazie alla misurazione del
polso di bambini cresciuti nel nord Europa di decifrarne l’età anagrafica.
Peccato che ci troviamo di fronte a vite umane arrivate a noi dal nord africa o
dal medio oriente e ad oggi noi viviamo l’ anno 2017. Come nei miei articoli
precedenti a cavallo tra l’anno 2015 e 2016 in cui denunciavo l’assurdità e
l’implicazione della malavita nella gestione della tratta dei bambini e l’ importanza della ricongiunzione familiare, mi
chiedo ancora oggi come sia possibile pensare che dei bambini tra i 10 e i 17 anni
giungano in Italia spaventati, confusi e possano quindi rilasciare informazioni
base sulla propria vita privata al primo uomo in divisa che gli si ponga d’
innanzi.
Entrando nel
sito della camera dei deputati troverete questo breve articolo insieme ai nuovi
disegni di legge approvati per la tutela dei minori non accompagnati che
evidenziano tra i primi punti, il totale
e indissolubile divieto di respingimento nei confronti dei bambini (nuovo comma
1-bis dell'art. 19 del TU immigrazione).
Lascia
perplessi poco dopo la lettura dei primi articoli incappare in questo:
Dall'altro, modifica la disciplina
relativa al divieto di espulsione dei minori stranieri che, in base alla
normativa vigente, può essere derogato esclusivamente per motivi di ordine
pubblico e sicurezza dello Stato, stabilendo ulteriormente che, in ogni caso,
il provvedimento di espulsione può essere adottato a condizione che non
comporti "un rischio di danni gravi per il minore". E' altresì
specificato che la decisione del tribunale per i minorenni, che ha la
competenza in materia, deve essere assunta tempestivamente e comunque nel
termine di 30 giorni.
Ci troviamo di fronte ad una totale disumanità dopo
essere rimasti inorriditi centinaia di volte di fronte ai dati divulgati sulle
sparizione e le fotografie dei morti in mare e dei morti mai ritrovati,
lasciando fantasmi oscuri sulle coscienze di tutti noi. Amiamo definirci come
società civile perché inconsapevolmente i regimi occidentali, probabilmente più
subdoli di altri hanno saputo farci credere in quella libertà fatta di compromessi
e giocattoli costosi che a spese di altre popolazioni, per la maggior parte
mediorientali, stanno anche in questo momento tracciando i nuovi confini
geopolitici con il sangue dei più deboli…
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