Siria, ribelli in difficoltà si uniscono in "Esercito di Aleppo"...






(askanews) - In Siria, diversi gruppi armati dell'opposizione siriana hanno annunciato l'istituzione dell'"Esercito di Aleppo", una formazione unitaria che vuole mettere sotto un unico comando militare la galassia di fazioni armate messa alle corde nelle ultime due settimane dalle truppe del regime nella seconda città del Paese, come riportano oggi diversi media arabi. Intanto le forze governative che negli ultimi giorni hanno esteso il loro controllo sul 50% di Aleppo-est si stanno preparando ad affrontare "una guerriglia urbana" per cacciare dalla città vecchia i circa 15.000 combattenti ribelli rimasti ancora in città secondo una stima fatta dall'Osservatorio siriano per i diritti umani.
"Il nuovo esercito cancella tutte le fazioni all'interno della città e mette insieme in un unica entità combattenti e armamenti", ha detto ieri Abu Abdel Rahman Nur, comandante generele dell'Esercito di Aleppo", come ha riportato il sito "Aleppo Oggi". Nur, è il leader del gruppo denominato "Jbahat al Shamiyah" ("Fronte della Grande Siria"), principale fazione armata dell'Esercito Libero siriano ritenuto 'moderato' e non islamizzato.
"L'obbiettivo del nuovo esercito è l'unificazione di tutti gli sforzi per respingere il feroce attacco che stanno conducendo le forze del regime e rompere l'assedio della città", ha spiegato il comandante Nur.
Intanto, secondo quanto riferisce l'Osseravtorio, una Ong vicina all'opposizione, "centinaia di soldati delle Guardie presidenziali e della quarta divisione si sono schierati in preparazione di una guerriglia urbana" nei quartieri orientali di Aleppo. I governativi "stanno avanzando ma temono agguati in quelle zone a causa dell'alta densità di abitanti e combattenti", ha aggiunto l'Ong.
Da quando, 15 giorni fa, le truppe di Assad ed i loro alleati hanno lanciato una vasta offesniva su Aleppo-est, le circa 20 fazioni ribelle, non sempre d'accordo tra loro, hanno subito pesanti sconfitte perdendo circa la metà dell'area che occupavano. Non è chiaro quanti gruppi si sono "fusi" con la nuova formazione, ma ecco i nomi di queste fazioni combattenti nella sola parte orientale di Aleppo, secondo quanto scrive il sito arabic.rt:
GALASSIA DI RIBELLI Sarebbero in tutto in 15.000 i combattenti dell'insieme di queste fazioni:
GRUPPI ISLAMISTI: "Jabhat Fath al Sham", ("Fronte della Conquista della Grande Siria"), ex fronte al Nusra che era la filale siriana di al Qaida. Questo gruppo jihadista è ritenuto il più numeroso e potente della galassia dei ribelli in città. Alleati degli ex qaidisti ci sono altri dieci gruppi, tutti di matrice islamista legate o finanziate da Qatar, Arabia saudita e Turchia e fino a qualche tempo fa anche dagli Stati Uniti. Eeco i nomi: "Ahrar al Sham (Liberi della Grande Siria"; "jeish al Islam" ("Esercito dell'Islam"); "Jund al Sham" ("Soldati della Grande Siria"); "Movimento di Nur Addine al Zanki"; "Il Partito Islamico Turkistano"; "Lua'a al Haqq" ("Brigate della Giustizia"); "Feilaq al Shaam" ("Legione della Grande Siria"); "Jeish al Sunnah"; ("Esercito al Sunnah"); "Jabhat Ansar al Din" (Fronte dei Partigiani della Fede"); "Al Jabha al Shamiya" (Fronte della Grande Siria").
GRUPPI 'MODERATI': L'Esercito Libero Siriano, è la principale alleanza armata del fronte cosiddetto moderato. Questa sigla, a lungo sostenuta da Washington, è appoggiata anche dai Paesi del Golfo e dalla Turchia. Questa alleanza armata è composta a sua volta da 11 sigle:
"Divisione Tredicesima"; "Divisione Settentrionale"; "Divisione Centro"; Jeish al Tahrir" ("Esercito della Liberazione"); "Jeish al Mujahiddin" (Esercito dei Mujahiddin"); "Esercito della Vittoria"; "Tajammu Fastaqim Kama Umert" (Raggruppamento attiene agli ordini"); "Firqat al Sultan Murad" ("Divisione del Sultano Murad"); "Kateb al Safwah" ("Le Falange d'Elite".
Vale la pena ricordare che tutte queste fazioni, jihadiste e 'moderate" nel mese di ottobre avevano lanciato l'operazione "Grande Epopea di Aleppo" con l'obbiettivo di rompere l'assedio di Aleppo-est che è finito in un pesante fallimento sul campo...

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