Iran, i parlamentari chiedono spiegazioni per i 16 anni di carcere all'attivista Mohammadi...




Narges Mohammadi, gravemente malata, è stata condannata per aver svolto campagne contro la pena di morte.



I parlamentari iraniani chiedono verità, chiedono spiegazioni. Perchè l'attivista per diritti umani Narges Mohammadi è stata condannata a 16 anni di reclusione? 

Diciassette parlamentari iraniani hanno scritto una lettera al Procuratore generale dell'Iran, Mohammad Jafar Montazeri, chiedendo spiegazioni sulla condanna a 16 anni di reclusione dell'attivista per i diritti umani Narges Mohammadi. Nelle lettera viene ricordato che Mohammadi, condannata a settembre, ha avuto anche gravi problemi di salute.
Già precedentemente i deputati avevano scritto un'altra lettera a Montazeri chiedendo di rivedere il caso, ma il Procuratore generale aveva criticato i deputati, dicendo che avrebbero dovuto studiare il caso prima di dare sostegno a "elementi spregevoli" e definendo questa forma di supporto "una catastrofe".
Nella loro seconda lettera, i parlamentari hanno sottolineato che, nel sistema giudiziario, a volte la critica è considerata come "propaganda contro il sistema" e "complotto contro la sicurezza nazionale" e per queste accuse si può essere imprigionati. Ma, secondo i 17 deputati iraniani, "i verdetti basati su tali accuse sono rigorosi e producono un effetto contrario, perché non sono necessari e sono emessi soltanto per spaventare gli altri attivisti sociali e politici".

La condanna. Narges Mohammadi, attivista per i diritti umani iraniana, è stata arrestata il 5 maggio 2015. Prima dei essere ammanettata, Narges Mohammadi ha raccontato ad Amnesty International che le accuse contro di lei sono legate al suo pacifico attivismo per i diritti umani: interviste con gli organi di stampa; veglie davanti al carcere prima delle esecuzioni per sostenere le famiglie dei condannati a morte; rapporti con altri attivisti per i diritti umani, come la premio Nobel per la pace Shirin Ebadi; il suo incontro nel marzo 2014 con Catherine Ashton, l'allora Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. È stata processata per accuse legate alle sue attività per i diritti umani, dunque. "La conferma a fine settembre in appello della condanna a 16 anni di carcere di Narges Mohammadi è un altro crudele e devastante colpo al movimento per i diritti umani in Iran" dichiara Amnesty.  
Narges Mohammadi, avvocato per i diritti umani. Come si legge sul sito italiano di Amnesty "Narges Mohammadi ha le uniche colpe di aver svolto campagne contro la pena di morte e di aver incontrato l'ex Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri". L'attivista è stata vice presidente di 'Defenders of Human Rights Center', struttura guidata da premio Nobel Shirin Ebadi e ora chiusa e dichiarata fuori legge dalle autorità iraniane. Mohammadi, che ha ricevuto il premio 'Alexander Langer' nel 2009, era stata già arrestata nel 2011 per "propaganda contro lo Stato" e liberata nel 2013 per ragioni di salute per poi essere arrestata di nuovo nel 2015, qualche mese dopo aver incontrato l'allora Alto rappresentante per la politica estera Ue Catherine Ashton presso l'ambasciata austriaca a Teheran...

(Globalist)

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