Bagarre Iran atomico ma chi al mondo ha le Testate nucleari?...




I Paesi che possiedono l’arma più micidiale al mondo. L’Iran, accusato da Israele di essere a un passo dalla bomba, non figura ovviamente nell’elenco e frena a Losanna. Ufficialmente neppure Israele figura nell’elenco, che l’arma atomica ce l’ha e di cui vorrebbe l’esclusiva in Medio Oriente



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Noi scommettiamo sul successo degli accordi svizzeri tra Iran, Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più Germania, con la soluzione della manipolata e spesso strumentarle questione nucleare iraniana. Ma diventa utile in breve ripasso di come l’umanità ha inseguito sino ad oggi l’apocalisse dagli studi Albert Einstein ed Enrico Fermi fino alle bombe sganciate e sperimentate dagli Stati Unito sulla popolazione giapponese di Hiroshima e Nagasaki: per ora e per fortuna il solo assaggio delle mostruosità nucleari possibili dal 1945 ad oggi. Un percorso che seguiamo attraverso LookOut.

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Dunque la lista di tutti i Paesi che possiedono armi nucleari. In cima alla classifica la superpotenza planetaria, gli Stati Uniti,che hanno condotto più test nucleari di chiunque altro e che dispongono di 7.650 testate, di cui 2.150 attive, dettaglia Lucio Tirinnanzi: 500 testate terrestri, 1.150 assegnate ai sottomarini nucleari e 300 pronte per essere montate sugli aerei. Inoltre, ‘nell’alveo del programma di condivisione nucleare della NATO, la CIA riferisce di altre 200 bombe termonucleari (B61 a gravità) sono schierate in cinque Paesi NATO: Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia.

La Russia ancora oggi dispone di 8.420 testate nucleari, di cui 1.720 attive. Le sperimentazioni atomiche sovietiche hanno lasciato effetti evidenti in molte aree dove furono condotti i test. Nell’ odierno Kazakhstan, ad esempio, tra il 1949 e il 1989, nel sito di Semipalatinsk vi furono ben 456 esplosioni termonucleari. Inutile dire che ancora oggi quell’area è estremamente radioattiva, per un raggio di almeno 80 km, con intere comunità e villaggi che, benché distanti, portano addosso i segni indelebili di quegli esperimenti, che si sostanziano in deformazioni, leucemie e malattie ereditarie.

La Cina è arrivata alle armi nucleari alla fine del 1950, dopo che gli Stati Uniti iniziarono ad esibire i loro esperimenti nucleari nel Pacifico durante la guerra tra le due Coree. Il primo test di successo con un ordigno nucleare è targato 1964, cui seguì la prima prova termonucleare due anni e mezzo più tardi -il più breve tempo tra fissione e fusione le prove di tutte le potenze nucleari- dicono gli specialisti. Si suppone che la Cina abbia circa 140 testate terrestri e 40 assegnate per gli aerei. La CIA ne ha stimate 240 in totale, con le altre conservate per un futuro sottomarino nucleare in arrivo.

La Francia, dopo USA e Russia, è la terza potenza nucleare al mondo, anche se dispone di ‘sole’ 300 testate, 250 delle quali assegnate a sottomarini nucleari e 50 per attacchi aerei. Nel 1996, sotto la presidenza Chirac, ha smantellato tutte le testate terrestri. Il Regno Unito ha condiviso invece con gli americani il “Progetto Manhattan”, il ‘padre’ (e anche la dubbia madre) di tutti gli studi e le sperimentazioni nucleari’, sviluppando poi un proprio programma nazionale pur condividendo oltre la metà dei test con gli USA. Oggi dispone di 160 ordigni operativi esclusivamente per sottomarini.

Pakistan e India dispongono entrambe di circa 100 testate (90/110). Islamabad decise di avviare un proprio programma nucleare nel 1972, in seguito alla guerra con l’India, sperimentando test sotterranei nel distretto di Chagai, vicino al confine con l’Iran, e oggi dispone di missili nucleari terrestri e aerei. L’India, in contrapposizione, ha prodotto armi nucleari proprie dopo i test nucleari della Cina a metà degli anni Sessanta, testando i propri ordigni dal 1974 al 1998. Dispone di missili nucleari aerei e terrestri e da anni cerca di allargare il suo programma nucleare alle forze marine.

Neanche la CIA, spiega LookOut, sa esattamente quante testate nucleari abbia Israele che si rifiuta categoricamente di dare alcuna spiegazione, ma la stima ne accredita 80 a Tel Aviv, con plutonio sufficiente per arrivare a 200. Solo nel 1998 l’ex presidente Shimon Peres rivelò che gli esperimenti israeliani sul nucleare erano cominciati negli anni Cinquanta. Israele disporrebbe di unità terrestri, aeree e sottomarine per il lancio dei missili. L’Iran, per quanto accusato da Israele di essere a un passo dall’ordigno, per ammissione dello stesso Mossad è fortunatamente lontano dall’arma nucleare.

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Ultima in questo festival della follia, la Corea del Nord, che secondo le eterne stime CIA, avrebbe meno di 10 testate nucleari che ha sperimentato in tre occasioni (2006, 2009 e 2013), facendo esplodere più polemiche che sostanze radioattive. La minaccia nucleare nordcoreana contro Corea del Sud e Stati Uniti, è poco più che un bluff. La Corea ha condotto test nucleari sotterranei e test balistici, e pare che gli scienziati nordcoreani abbiano separato abbastanza plutonio per10 testate, ma Pyongyang è in grado di armare missili e lanciarli né con sottomarini né con aerei. Per fortuna...
(RemoContro)

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