La nonna greca che allatta il profugo siriano nominata per il Premio Nobel...




Emilia Kamvisi è un’anziana donna greca, che ha aiutato molti migranti arrivati a Lesbo a trovare riparo. In una foto, diventata simbolo di solidarietà e umanità nell'ambito della crisi dei rifugiati, la si vede allattare un bimbo. Ora potrebbe essere il futuro premio nobel per la pace. Con lei nominato anche un pescatore che ha salvato un'infinità di migranti che stavano annegando in mare aperto.




Tre donne anziane, tre tradizionali ‘yiayias' (nonne) greche sono sedute su una panchina. Una di loro allatta col biberon un bambino siriano. La foto, scattata quattro mesi fa da Lefteris Partsalis, offre un netto contrasto con l'immagine inquietante del corpicino senza vita di Aylan Kurdi sulla spiaggia turca di Bodrum; è diventata subito un simbolo di solidarietà, umanità e compassione. Ed ora quella donna,  Emilia Kamvisi, potrebbe essere il futuro premio Nobel per la Pace, simbolicamente rappresentando il coraggio e l'umanità dei greci nel dramma dei rifugiati siriani.

"Che cosa ho fatto? Non ho fatto niente", ha detto Emilia, 85 anni, dell'isola di Lesbo, quando è stata informata della sua nomina per il prestigioso premio dal valore di 1,2 milioni di dollari. I candidati sono stati scelti dai membri dell'Accademia di Atene, la Fondazione di Cultura greca, il Comitato Olimpico ellenico ei decani delle università greche, per rappresentare simbolicamente il "comportamento e l'atteggiamento della Grecia, le organizzazioni e i volontari a favore della grande crisi dei rifugiati, la difesa dei valori di pace, libertà e solidarietà ", ha spiegato il presidente della Accademia di Atene, lo scrittore Thanasis Valtinos. Se la signora Emilia riuscirà a vincere il premio, la somma sarà equamente distribuita tra gli ospedali delle isole nelle quali sono giunti – e continuano ad arrivare – i rifugiati, mentre il premio stesso sarà esposto al Museo dell'Acropoli.




in foto: Emilia Kamvisi (al centro) con le sue amiche
Oltre ad Emilia, per  il “Premio Nobel per la Pace per gli Isolani Greci” sono stati nominati anche Stratis Valiamos, 40 anni,  pescatore di Lesbo, che ha salvato un'infinità di migranti che stavano annegando in mare aperto, e l'attrice Susan Sarandon, che ha trascorso il Natale aiutando i rifugiati in Grecia. "La gente mi dice ‘sei un eroe,' ma questo non è eroismo, è la cosa normale da fare", ha detto Stratis Valiamos. "Quando stai pescando e una barca sta affondando accanto a te e stanno gridando aiuto, non si può far finta di non sentirli," ha aggiunto il 40enne.



(fanpage)

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