Elezioni in Iran, conservatori sconfitti...




Assemblea degli Esperti e Parlamento: in vantaggio le liste di area moderata. Batosta per estremisti 'principalisti', i conservatori. Il presidente Hassan Rohani: "Queste elezioni hanno dato al governo iraniano più credibilità e più potere"




Assemblea degli Esperti in Iran: nel collegio elettorale di Teheran i primi posti conquistati sulla base del voto sono tutti occupati da riformisti e moderati. I dati definitivi sono stati annunciati dal ministero dell'Interno. L'Assemblea degli Esperti, organismo giuridico-religioso composto da 88 membri in carica per 8 anni, sarà chiamata a scegliere al suo interno il successore della Guida Suprema qualora Ali Khamenei muoia o si dimetta. L'attuale presidente Hassan Rohani e l'ex presidente Ali Akbar Hashemi Rafsanjani fanno parte della stessa lista di area moderato-riformista il cui slogan è 'Esperti del Popolo'. Guidata da Rafsanjani, della lista di area moderato-riformista fanno parte anche il ministro dell'intelligence, Seyed Mahmoud Alavi, e l'ex ministro dell'intelligence Ghorbanali Dorri-Najafabadi.

Parlamento: riformisti in testa a Teheran.  A Teheran i riformisti sono largamente in testa. Le prime stime sono relative allo spoglio del 44 % delle schede: un totale di 1,3 milioni di elettori hanno votato venerdì e lo hanno fatto a favore della coalizione dei riformisti e dei moderati ("Lista della speranza"), che ha ottenuto 29 seggi su 30 della Capitale. Solo uno è andato agli avversari. I primi risultati ufficiali delle elezioni in Iran mostrano dunque un Parlamento con una sconfitta di estremisti 'principalisti', i conservatori, e un aumento degli indipendenti, riformisti e alleati.
Il riformista Mohammed Reza Aref, "sulla base dei voti conteggiati è in cima alla lista, seguito da (altri) cinque riformisti". Lo ha fatto sapere il ministero dell'interno iraniano, sulla base dei risultati ottenuti dai candidati di Teheran nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento. Aref, ex candidato alla presidenza e ministro, attuale primo vice presidente, è dunque in testa nell'elezione dei 30 deputati di Teheran in Parlamento. Settimo in lista è un conservatore.
Rohani: "Iran più credibile". Per il presidente dell'Iran, Hassan Rohani (sostenuto dalla "lista della speranza" che riunisce riformisti e moderati), "le elezioni hanno dato al governo iraniano più credibilità e più potere". Lo ha riferito l'agenzia di stampa Irna.
La batosta dei conservatori/estremisti. Solo al decimo posto si affaccia Ahmad Janati, presidente del Consiglio dei Guardiani, l'organismo che controlla il Parlamento e il voto, e al dodicesimo posto si piazza Mohammad Taqi Mesbah Yazdi, conosciuto come "il religioso per cui non conta nulla quello che pensa il popolo". Nell'attuale Parlamento, i 'principalisti' contano 167 deputati contro gli 88 degli indipendenti, un ampio gruppo che comprende diverse tendenze politiche ma che guarda alla moderazione e che durante la scorsa legislatura ha appoggiato il presidente Hassan Rohani. I riformisti hanno 26 deputati.
L'affluenza. Oltre il 60% degli aventi diritto - più di 33 milioni di votanti - si è recato alle urne per le elezioni del Parlamento e dell'Assemblea degli esperti in Iran. A Teheran ha votato ieri il 30% in più di elettori rispetto alle elezioni parlamentari del 201 (nella provincia di Teheran sono oltre 8 milioni gli elettori). Lo fa sapere il ministro dell'Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, anche se non si tratta ancora di dati ufficiali. Le elezioni per eleggere i 290 membri in Parlamento e 88 dell'Assemblea di Esperti sono le prime da quando l'Iran ha raggiunto l'accordo sul nucleare con sei grandi potenze. E da quando Usa e Ue hanno tolto le sanzioni...
(affaritaliani)

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