Veneto, i numeri dell'immigrazione sbugiardano Zaia...
Il leghista dà l'allarme profughi. Ma la Regione ne accoglie solo il 4%. I dati Istat.
I migranti? «Qui, con famiglie e bambini, non possono stare».
Perché «c'è il mutuo da pagare».
E poi «i profughi non hanno quelle facce sorridenti e nemmeno il telefonino. Questi sono clandestini».
RIVOLTA ANTI-PREFETTO. I residenti di Quinto di Treviso (così come quelli di Casale San Nicola, periferia Nord di Roma) si sono rivoltati alla decisione del prefetto di alloggiare un centinaio di profughi in una palazzina di via Legnago, poi risultate non abitabili per mancanza di allacci alla corrente elettrica.
Hanno organizzato un presidio e dormito, per protesta, in tende davanti all'edificio per poi averla vinta. I migranti sono stati trasferiti in una caserma.
L'AFFONDO DI ZAIA. «Stanno africanizzando il Veneto», ha detto a più riprese il governatore leghista Luca Zaia accorso a sostenerli, insieme con Forza nuova che ha curato la regia della manifestazione (come CasaPound ha fatto nella Capitale).
Ma è veramente così? Il Veneto rischia di essere «africanizzato»?
Perché «c'è il mutuo da pagare».
E poi «i profughi non hanno quelle facce sorridenti e nemmeno il telefonino. Questi sono clandestini».
RIVOLTA ANTI-PREFETTO. I residenti di Quinto di Treviso (così come quelli di Casale San Nicola, periferia Nord di Roma) si sono rivoltati alla decisione del prefetto di alloggiare un centinaio di profughi in una palazzina di via Legnago, poi risultate non abitabili per mancanza di allacci alla corrente elettrica.
Hanno organizzato un presidio e dormito, per protesta, in tende davanti all'edificio per poi averla vinta. I migranti sono stati trasferiti in una caserma.
L'AFFONDO DI ZAIA. «Stanno africanizzando il Veneto», ha detto a più riprese il governatore leghista Luca Zaia accorso a sostenerli, insieme con Forza nuova che ha curato la regia della manifestazione (come CasaPound ha fatto nella Capitale).
Ma è veramente così? Il Veneto rischia di essere «africanizzato»?
I numeri dell'accoglienza: in Veneto solo il 4% degli arrivi
Partiamo dall'accoglienza dei migranti arrivati in Veneto negli ultimi mesi, con la nuova ondata di sbarchi: 2.977 sono stati gli accolti in regione che conta 4 milioni 926 mila 818 abitanti.
Praticamente il 4% del totale delle accoglienze, 60,42 migranti ogni 100 mila veneti (lo 0,06%).
Eppure, sul sito della Regione, si legge: «Il Veneto è al terzo posto in Italia per consistenza del fenomeno immigratorio».
SICILIA, QUOTA AL 21%. Ma basta dare uno sguardo alle percentuali per capire che non è esattamente così. Almeno relativamente all'accoglienza dei nuovi arrivati.
La Sicilia ha ricevuto il 21,7% del totale dei migranti sbarcati nel nostro Paese: 16.010 (314,23 ogni 100 mila siciliani).
Il Lazio è a quota 8.611 (146,68 ogni 100 mila abitanti). Prima del Veneto, che si posiziona solo al decimo posto, ci sono Lombardia, Campania, Puglia, Calabria, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana.
MEGLIO ANCHE IL MOLISE. Per quanto riguarda poi il rapporto migranti/popolazione, più della Regione di Zaia fa persino il piccolo Molise: conta 314.725 abitanti e ha accolto 1.249 profughi (396 ogni 100 mila).
E visto che in Veneto gli schei non sono da sottovalutare, parliamo di lavoro.
DISOCCUPATI E TASSATI. Nel 2013, ultimi dati disponibili, i lavoratori stranieri erano circa 255 mila, il 12% degli occupati residenti in regione.
Il tasso di disoccupazione degli immigrati era del 14,3% (6,6% degli italiani). Mentre il gap tra le retribuzioni è di 100 euro (a vantaggio ovviamente dei connazionali).
E le tasse? Secondo uno studio pubblicato dalla fondazione Leone Moressa nel 2012, i cittadini nati all'estero e residenti in Veneto hanno pagato 624 milioni di tasse, terzi dopo quelli abitanti in Lombardia e Lazio (in Italia l'Irpef pagata da cittadini stranieri è stata di 6 miliardi). Per una imposta netta a persona di 2.460 euro su una media italiana di 2.810.
Vero è che in tre anni cittadini immigrati sono aumentati. Ma l'imposizione fiscale non è stata da meno.
Praticamente il 4% del totale delle accoglienze, 60,42 migranti ogni 100 mila veneti (lo 0,06%).
Eppure, sul sito della Regione, si legge: «Il Veneto è al terzo posto in Italia per consistenza del fenomeno immigratorio».
SICILIA, QUOTA AL 21%. Ma basta dare uno sguardo alle percentuali per capire che non è esattamente così. Almeno relativamente all'accoglienza dei nuovi arrivati.
La Sicilia ha ricevuto il 21,7% del totale dei migranti sbarcati nel nostro Paese: 16.010 (314,23 ogni 100 mila siciliani).
Il Lazio è a quota 8.611 (146,68 ogni 100 mila abitanti). Prima del Veneto, che si posiziona solo al decimo posto, ci sono Lombardia, Campania, Puglia, Calabria, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana.
MEGLIO ANCHE IL MOLISE. Per quanto riguarda poi il rapporto migranti/popolazione, più della Regione di Zaia fa persino il piccolo Molise: conta 314.725 abitanti e ha accolto 1.249 profughi (396 ogni 100 mila).
E visto che in Veneto gli schei non sono da sottovalutare, parliamo di lavoro.
DISOCCUPATI E TASSATI. Nel 2013, ultimi dati disponibili, i lavoratori stranieri erano circa 255 mila, il 12% degli occupati residenti in regione.
Il tasso di disoccupazione degli immigrati era del 14,3% (6,6% degli italiani). Mentre il gap tra le retribuzioni è di 100 euro (a vantaggio ovviamente dei connazionali).
E le tasse? Secondo uno studio pubblicato dalla fondazione Leone Moressa nel 2012, i cittadini nati all'estero e residenti in Veneto hanno pagato 624 milioni di tasse, terzi dopo quelli abitanti in Lombardia e Lazio (in Italia l'Irpef pagata da cittadini stranieri è stata di 6 miliardi). Per una imposta netta a persona di 2.460 euro su una media italiana di 2.810.
Vero è che in tre anni cittadini immigrati sono aumentati. Ma l'imposizione fiscale non è stata da meno.
La popolazione straniera residente? Il 10% è africana
Si dirà: questi sono solo gli ultimi arrivi. Ma quanti stranieri risiedono in regione?
Al dicembre 2014, gli immigrati erano 511.558, il 10,4% della popolazione. Di cui 20.331 con nazionalità italiana
ROMENI I PIÙ NUMEROSI. La comunità più numerosa è quella romena, ergo europea, con il 22,7% degli stranieri presenti (dati Istat).
Seguono il Marocco - e dunque Africa - con il 10,4% e l'Albania con il 7,8%. Poi Repubblica Moldova (7,6%), Ucraina (3,2%) Serbia (3,2) ma anche Cina (6,3%).
Il totale degli stranieri provenienti dal Continente nero è di 108.270 unità, il 21,16% del totale.
Forse, quindi, è un po' esagerato parlare di «africanizzazione».
QUINTO, NESSUNA EMERGENZA. Scendiamo in dettaglio: nella provincia di Treviso, quella degli scontri per intenderci, gli stranieri residenti erano 98.977: 11,2% della popolazione.
Anche in questo caso la nazionalità più presente è romena (20,5%) seguita dalla marocchina e dall'albanese.
In tutto gli africani sono 21.886, in linea con la media regionale.
E Quinto, teatro delle proteste anti-immigrati? Su 9.856 abitanti, 1.160 sono stranieri. Ed è il 19esimo paese del Trevigiano per presenza di immigrati...
Al dicembre 2014, gli immigrati erano 511.558, il 10,4% della popolazione. Di cui 20.331 con nazionalità italiana
ROMENI I PIÙ NUMEROSI. La comunità più numerosa è quella romena, ergo europea, con il 22,7% degli stranieri presenti (dati Istat).
Seguono il Marocco - e dunque Africa - con il 10,4% e l'Albania con il 7,8%. Poi Repubblica Moldova (7,6%), Ucraina (3,2%) Serbia (3,2) ma anche Cina (6,3%).
Il totale degli stranieri provenienti dal Continente nero è di 108.270 unità, il 21,16% del totale.
Forse, quindi, è un po' esagerato parlare di «africanizzazione».
QUINTO, NESSUNA EMERGENZA. Scendiamo in dettaglio: nella provincia di Treviso, quella degli scontri per intenderci, gli stranieri residenti erano 98.977: 11,2% della popolazione.
Anche in questo caso la nazionalità più presente è romena (20,5%) seguita dalla marocchina e dall'albanese.
In tutto gli africani sono 21.886, in linea con la media regionale.
E Quinto, teatro delle proteste anti-immigrati? Su 9.856 abitanti, 1.160 sono stranieri. Ed è il 19esimo paese del Trevigiano per presenza di immigrati...
(Lettera 43)
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