Nazisti alla riscossa: la nostalgia si risveglia in Croazia...




In un'intervista rilasciata alla stampa serba, il direttore del Centro Simon Wiesenthal avverte che una fetta della popolazione croata continui a glorificare gli "ustascia"




A poco più di una settimana dalla pubblicazione sul quotidiano serbo "Politika" dell'ormai famosa intervista in cui affermava che aSrebrenica non vi è stato un vero genocidio ai danni dei musulmani,Efraim Zuroff - direttore del Centro Simon Wiesenthal di Gerusalemme per la caccia ai responsabili dell'Olocausto e ai criminali del Reich - ha rilasciato nuove dichiarazioni, incentrate questa volta sulla riabilitazione da parte di una fetta della popolazione croata del vecchio regime fascista degli ustascia

Lasciandosi dunque alle spalle la bufera scatenata a livello mondiale dalle sue osservazioni, che coincidono quasi perfettamente con le posizioni dei rappresentanti politici serbi e serbo-bosniaci (tuttora intenzionati a non sottoscrivere alcun documento che definisca "genocidio" la morte di oltre 8mila musulmani a Srebrenica), martedì Zuroff ha discusso a lungo della deriva nazionalista e fascista che da tempo sta imperversando in Croazia. 

Anzitutto, Zuroff ha voluto subito precisare che Ante Pavelic (fondatore del movimento degli ustascia e dell'autoproclamato "Stato Indipendente di Croazia") va ritenuto "uno dei più sanguinari assassini di massa della seconda guerra mondiale" e il cardinale Alojzije Viktor Stepinac (arcivescovo croato beatificato nel 1998 su cui aleggiano sospetti di collusione con il regime ustascia) "suo consigliere spirituale".

"È una vergogna la canonizzazione del cardinale Stepinac: come si può santificare una persona che si è macchiata di connivenza - accusa Zuroff - con un assassino del calibro di Pavelic? Ad ogni modo, ci troviamo in un momento particolare in cui dobbiamo unire le forze per fronteggiare e respingere la riabilitazione del fascismo in Croazia. Da anni combatto contro i simboli degli ustascia e contro la diffusione del fascismo. Capisco inoltre che i croati siano totalmente divisi su questo tema: una parte della popolazione sostiene i partigiani che hanno combattuto contro gli ustascia, mentre l'altra parte continuano a glorificare Pavelic e Stepinac. Mi auguro che queste persone un giorno capiranno che stanno sventolando e mostrando simboli di sangue e morte. Peraltro, ho inviato recentemente una lettera al primo ministro croato Zoran Milanovic invitandolo a a cancellare le pensioni concesse agli ex membri degli ustascia".
(Fonte: Hina)
(Globalist)

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