Isis, boia bambino decapita soldato siriano...




In un video di propaganda diffuso da militanti jihadisti un soldato siriano viene decapitato da un ragazzino di 10 anni. Il video non mostra tutte le fasi dell'uccisione, come richiesto dal Califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Foto.



Nella galleria degli orrori della propaganda dell'Isis si è visto di tutto, compresi bambini-soldato imbracciare armi sullo sfondo di esecuzioni sommarie o costretti a uccidere in prima persona. Ma una decapitazione affidata a un boia di appena dieci anni, ripresa dalle telecamere, non era ancora mai stata escogitata. Un nuovo video, diffuso su internet e rilanciato dal quotidiano britannico Daily Mail, ha purtroppo colmato questa lacuna (foto).
VIDEO SPEDITO ALLA ONG ONDUS. Il filmato, diffuso da alcuni siti filo-jihadisti e giunto anche alle sede londinese dell'organizzazione non governativa siriana Ondus, mostra un ragazzino in uniforme mimetica, dell'apparente età di circa 10 anni, mentre decapita un uomo indicato come un militare delle forze governative di Damasco. Secondo il Mail si tratta della prima decapitazione per mano di un bambino documentata in presa diretta. Un plotone di 25 ragazzini, i cosiddetti 'cuccioli del Califfato', era stato già ripreso nell'esecuzione di massa di militari siriani compiuta nell'anfiteatro romano di Palmira, dopo la conquista della città da parte delle milizie islamiste. L'atroce decapitazione del boia bambino sarebbe avvenuta invece nella provincia di Homs.
LA DIRETTIVA SULLE DECAPITAZIONI DI AL BAGHDADI. Intanto il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi avrebbe vietato ai media legati alla sua organizzazione di filmare e mettere in rete l'intero atto della decapitazione degli ostaggi. Una direttiva che, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Ansa, sembra sia stata rispettata nel caso del boia bambino. Le immagini infatti, al momento dell'uccisione vera e propria, mostrerebbero un salto nell'inquadratura. Dopodiché la testa della vittima verrebbe posta sulla schiena del cadavere. Il Califfo, come riferito da Globalist, avrebbe chiesto proprio questo: «limitare la ripresa delle decapitazioni solo all'atto iniziale e all'esito finale», il momento in cui la testa della vittima viene riposta sul suo corpo. L'intento? «Rispettare i sentimenti di quei musulmani e dei bambini che reputano rivoltanti quelle immagini»...
(Lettera 43)

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