Libia: sette copti egiziani rapiti dalle milizie islamiste...





Nella Libia travolta e devastata dalla guerra per bande seguita all'intervento occidentale contro il regime di Gheddafi, i cristiani copti egiziani continuano a essere oggetto di violenze mirate. Lo scorso 30 dicembre, pochi giorni dopo il brutale assassinio di un dottore copto, di sua moglie e di sua figlia, 7 copti sono stati rapiti nell'area della città di Sirte da uomini armati affiliati alla rete radicale islamista Ansar Al-Sharia mentre erano sulla via del ritorno in patria. Tutti i rapiti sono originari di Samalut, città situata nel governatorato di Minya.
Richiesta di riscatto
I sequestratori – riferiscono siti vicini alla Chiesa copta - hanno chiesto un riscatto per permettere ai rapiti di far ritorno in Egitto. Secondo altre fonti consultate dall'agenzia Fides, i miliziani islamisti starebbero negoziando la liberazione dei copti chiedendo in cambio il rilascio di alcuni prigionieri detenuti nelle carceri dei due governi - insediati rispettivamente a Tripoli e a Tobruk – che si contendono il controllo del Paese.
Nel febbraio scorso un'altra strage
Alla fine dello scorso febbraio, sette egiziani copti erano stati barbaramente assassinati a Bengasi, in una strage attribuita a bande armate islamiste. (R.P.)

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