Ebola, Oxford lancia l'allarme: "A rischio la vita di 70 milioni di persone"...
L'Huffington Post
L’ebola può colpire fino a 15 paesi nell’Africa centro-occidentale, mettendo a rischio le vite di 70 milioni di persone. A rivelarlo è il Daily Mail, che si basa su uno studio condotto da alcuni scienziati di Oxford. Secondo la ricerca i paesi più a rischio sarebbero quelli che tendono a ospitare animali selvatici, questi sono portatori del virus, che ha un tasso di mortalità del 90% e può essere trasmesso attraverso il contatto con sangue, carni o altri fluidi infetti. Il passaggio del virus da animale a uomo è chiamato “evento zoonotico” ed è stato in passato causa della diffusione di malattie infettive rovinose come Hiv e H1N1. I ricercatori sostengo che, per fermarne la diffusione, "è fondamentale capire come la gente contrae il virus (per esempio andando a caccia e mangiando carne selvatica)".
Studi condotti in precedenza hanno provato come il primo contagio avvenga sempre attraverso il contatto con animali, per essere poi trasmesso persona per persona. Nellarecente esplosione di ebola in Congo il “caso indice” è stato quello di una donna incinta, nel villaggio di Ikanamongo, che è ha contratto il virus macellando un animale selvatico cacciato e portatole dal marito.
Nick Golding, uno dei ricercatori, ha ammesso le proprie preoccupazioni: “fino ad ora non c’erano state ricerche approfondite e l’area a rischio infezione si credeva più piccola”. L’allarme aumenta se si pensa ai 30 casi di persone infettate in Congo (nell’Africa centrale a migliaia di chilometri dalla Guinea, dove la diffusione di ebola ha avuto inizio).
Stando ai dati rilasciati da Who (World Health Organisation), i deceduti in seguito all’esplosione del virus in Africa occidentale (in Guinea, Liberia, Sierra Leone, Nigeria e Senegal) sono 2100, su un totale di 4000 infettati. Secondo Who ci vorranno mesi prima di riuscire ad arginare ebola e, nel frattempo, il numero di ammalati potrebbe salire a 20.000.
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