James Foley, un ex rapper sospettato di essere il boia Sarebbe lui, per il Sun, il giustiziere del giornalista. Origini egiziane, nel mirino per voce e corporatura....
Potrebbe essere un rapper 23enne, ex dj, il carnefice di James Foley, il reporter statunitense brutalmente decapitato dall'Isper lanciare un avvertimento al presidente americano Barack Obama.
Questo, almeno, è quanto sostiene il tabloid britannico The Sun, che ha pubblicato in prima pagina la fotografia di Abdel-Majed Abdel Bary, pricipale indiziato, secondo il quotidiano di Rupert Murdoch dell'omicidio del giornalista.
ACCENTO BRITANNICO. Sarebbe lui l'uomo dell'uomo dall'accento londinese che si fa chiamare John e che assieme ad altri due jihadisti britannici formerebbe l'autonominato gruppo dei 'Beatles'. Responsabile della gestione degli ostaggi stranieri, per il Sun si troverebbe a Raqqa, roccaforte dello Stato islamico. Pochi giorni addietro l'ex rapper di Maida Vale, Londra, origine egiziana, aveva aveva twittato una sua foto nella quale teneva in mano una testa decapitata. Il suo nome è stato in cima alla lista dei sospettati sin da subito: tono del voce sembra simile a quello di John e anche corporatura e colore della pelle sono simili.
FARI PUNTATI SUI FRATELLI. Per scoprire chi è John gli investigatori puntano molto su due fratelli: Shajul Islam, un ex dottore sospeso, già accusato di aver rapito un giornalista inglese, ma poi prosciolto per mancanza di prove certe e Razul Islam. Il medico ha sempre professato la sua innocenza, sostenendo di essere andato in Siria per curare i feriti della guera civile. Anche suo fratello è stato in Siria, con ogni probabilità per combattere.
SOSPETTATI PURE UN HACKER E UNO SPACCIATORE. Ci sono, tuttavia, anche altri sospettati, a cominciare da Aine Davis, 30 anni, di Hammersmith, Londra, un ex spacciatore, membro di una gang locale che ha cambiato vita, convertendosi e arruolandosi in Siria tra le fila dei jihadisti. Mentre il Daily Mail ne ha citati altri due: Abu Hussain al Britani, 20 anni, hacker di Birmingham, vero nome Junaid Hussian, che ha aiutato i jihadisti a sabotare i sistemi informatici delle banche inglesi e Abu Abdullah al Britani, 20enne di Portsmouth, considerato uno degli uomini che sta dietro i social network dell'Is.
Questo, almeno, è quanto sostiene il tabloid britannico The Sun, che ha pubblicato in prima pagina la fotografia di Abdel-Majed Abdel Bary, pricipale indiziato, secondo il quotidiano di Rupert Murdoch dell'omicidio del giornalista.
ACCENTO BRITANNICO. Sarebbe lui l'uomo dell'uomo dall'accento londinese che si fa chiamare John e che assieme ad altri due jihadisti britannici formerebbe l'autonominato gruppo dei 'Beatles'. Responsabile della gestione degli ostaggi stranieri, per il Sun si troverebbe a Raqqa, roccaforte dello Stato islamico. Pochi giorni addietro l'ex rapper di Maida Vale, Londra, origine egiziana, aveva aveva twittato una sua foto nella quale teneva in mano una testa decapitata. Il suo nome è stato in cima alla lista dei sospettati sin da subito: tono del voce sembra simile a quello di John e anche corporatura e colore della pelle sono simili.
FARI PUNTATI SUI FRATELLI. Per scoprire chi è John gli investigatori puntano molto su due fratelli: Shajul Islam, un ex dottore sospeso, già accusato di aver rapito un giornalista inglese, ma poi prosciolto per mancanza di prove certe e Razul Islam. Il medico ha sempre professato la sua innocenza, sostenendo di essere andato in Siria per curare i feriti della guera civile. Anche suo fratello è stato in Siria, con ogni probabilità per combattere.
SOSPETTATI PURE UN HACKER E UNO SPACCIATORE. Ci sono, tuttavia, anche altri sospettati, a cominciare da Aine Davis, 30 anni, di Hammersmith, Londra, un ex spacciatore, membro di una gang locale che ha cambiato vita, convertendosi e arruolandosi in Siria tra le fila dei jihadisti. Mentre il Daily Mail ne ha citati altri due: Abu Hussain al Britani, 20 anni, hacker di Birmingham, vero nome Junaid Hussian, che ha aiutato i jihadisti a sabotare i sistemi informatici delle banche inglesi e Abu Abdullah al Britani, 20enne di Portsmouth, considerato uno degli uomini che sta dietro i social network dell'Is.
Sabato, 23 Agosto 2014
(Lettera 43)
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