I DESAPARECIDOS SIRIANI: GLI OPPOSITORI SPARISCONO NEI CENTRI SEGRETI DI DETENZIONE...





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Alla vigilia della Giornata internazionale per gli scomparsi, che si celebra il 30 agosto,Amnesty International ha denunciato che in Siria le sparizioni continuano senza sosta, nonostante la risoluzione del Consiglio di sicurezza del febbraio 2014 che chiedeva la fine di questa e di altre terribili violazioni dei diritti umani.
“Non si contano gli attivisti, i giornalisti, i medici e gli avvocati che il governo siriano considera suoi oppositori, arrestati in mezzo alla strada o prelevati dalle loro abitazioni e scomparsi nei buchi neri della detenzione segreta. Le autorità siriane ricorrono sistematicamente alle sparizioni come strumento per sopprimere il dissenso” – ha dichiarato Philip Luther, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.
Gli scomparsi rimangono nascosti agli occhi del mondo in centri di detenzione sparsi in tutta la Siria. La maggior parte di loro subisce condizioni di prigionia inumane, maltrattamenti e torture. Non è noto il numero di coloro che sono morti durante la detenzione segreta.
A febbraio, gli stati membri del Consiglio di sicurezza si erano impegnati ad assumere ulteriori misure se la Siria non avesse rispettato la risoluzione. L’assenza di tali misure a sei mesi di distanza ha consentito al governo di Damasco di portare avanti senza sosta la sua campagna di intimidazioni nei confronti del dissenso.
Ecco alcuni degli oppositori scomparsi:
Nasser Saber Bondek, poeta, è stato prelevato dalle forze di sicurezza siriane nella sua casa a Damasco il 17 febbraio 2014. Da allora non si sa più nulla di lui né sono state formulate delle accuse nei suoi confronti. Negli ultimi mesi si era prodigato nell’aiuto agli sfollati. La moglie ha lasciato la Siria con i bambini per paura di essere arrestata.
Khalil Ma’touq, avvocato dei diritti umani e direttore del Centro siriano per gli studi legali, è stato arrestato ad un posto di blocco insieme al suo amico Mohammed Thatha il 2 ottobre 2012. Da allora non si hanno più sue notizie. Le autorità siriane non hanno voluto dare informazioni sul suo destino. Negli anni Ma’touq ha difeso centinaia di prigionieri politici e di coscienza. Precedentemente gli era stato proibito di lasciare il Paese. Khalil soffre di una malattia polmonare cronica e ha difficoltà respiratorie.

Mohamed Bachir Arab, medico di Aleppo, è scomparso il 2 novembre 2011 dopo aver detto ai suoi amici di avere un appuntamento. La famiglia ha scoperto del suo arresto sui social media. Il governo non ha ancora fatto sapere nulla del suo destino. Alcuni detenuti rilasciati hanno testimoniato di averlo visto in alcuni centri di detenzione tra Aleppo e Damasco. L’ultima informazione risale al dicembre 2013.
Ali Mahmoud Othman, citizen journalist, dava notizie sul destino di Homs quando è stato arrestato nel marzo del 2012. I giornalisti stranieri lo conoscevano perché dava loro notizie e li aiutava ad uscire ed entrare ad Homs, tra questi Paul Conroy e la francese Edith Bouvier, entrambi feriti durante i bombardamenti della città.
Dopo la sua scomparsa alcuni ex detenuti hanno raccontato di averlo visto nei centri di detenzione  di Aleppo e Damasco ma alla famiglia non è stato comunicato nulla fino a maggio del 2012 quando Othman è apparso sulla tv di Stato e presentato come un giornalista che aveva complottato contro il Paese. Da allora nessuno ha più avuto sue notizie.


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