Armi chimiche in Siria, nuova missione Opac Il regime di Damasco non vuole più distruggere i siti di produzione.....
Il Consiglio esecutivo dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha deciso di inviare, in accordo con Damasco, una nuova missione di esperti e ispettori in Siria ai 12 siti di produzione che dovevano essere distrutti entro il 15 marzo. Il team potrebbe partire già dal 10 marzo.
ACCORDI IN BILICO. I siriani hanno chiesto di non distruggere i siti (sette hangar rafforzati e cinque tunnel sotterranei) ma di «convertirli a scopi pacifici». All'Opac però si sottolinea la necessità di rispettare gli accordi previsti dal piano per lo smantellamento dell'arsenale chimico di Bashar al Assad, deciso lo scorso novembre.
NUOVO ESAME IL 28 MARZO. Un nuovo piano di distruzione dei siti e di verifica, presentato dalla Siria, è previsto all'esame del Consiglio esecutivo del 28 marzo. Al termine della riunione il Consiglio ha inoltre rinnovato l'appello a Damasco a procedere con «trasporti sistematici» al trasferimento degli agenti chimici al porto di Latakia, da dove dovranno lasciare il Paese per essere distrutti. Trasferimento su cui le autorità siriane sono in forte ritardo, nonostante le accelerazioni delle ultime settimane.
ACCORDI IN BILICO. I siriani hanno chiesto di non distruggere i siti (sette hangar rafforzati e cinque tunnel sotterranei) ma di «convertirli a scopi pacifici». All'Opac però si sottolinea la necessità di rispettare gli accordi previsti dal piano per lo smantellamento dell'arsenale chimico di Bashar al Assad, deciso lo scorso novembre.
NUOVO ESAME IL 28 MARZO. Un nuovo piano di distruzione dei siti e di verifica, presentato dalla Siria, è previsto all'esame del Consiglio esecutivo del 28 marzo. Al termine della riunione il Consiglio ha inoltre rinnovato l'appello a Damasco a procedere con «trasporti sistematici» al trasferimento degli agenti chimici al porto di Latakia, da dove dovranno lasciare il Paese per essere distrutti. Trasferimento su cui le autorità siriane sono in forte ritardo, nonostante le accelerazioni delle ultime settimane.
Venerdì, 07 Marzo 2014
(Lettera 43)
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