Al Qaeda ‘sconfessa’ i jihadisti dell’Isil: non sono nostri affiliati...


In Iraq, secondo un portavoce del ministero della Difesa locale, ci sarebbero quasi 60 guerriglieri uccisi, a Ramadi, in una offnsiva nella turbolenta provincia occidentale di Anbar. Assieme ai soldati avrebbero combattuto anche miliziani sunniti, alleati di Baghdad.


ROMA - Al-Qaeda ha preso nettamente le distanze dal gruppo jihadista anti-Assad, 'Stato Islamico dell'Iraq e del Levante' (Isil), protagonista di sanguinosi attacchi contro le altre fazioni ribelli più che alle forze del regime.
In una dichiarazione online, riportata dalla Bbc, si afferma che Isil "non è una branca di al Qaeda, che  non è Responsabile delle sue azioni". Non solo. Si ricorda che l'attuale leader delle rete terroristica, Ayman al Zawahiri lo scorso maggio bloccò un tentativo di fusione tra gli operativi di Isil (soprattutto stranieri) e il fronte Jubath al Nusra, che gode invece dell'approvazione dell'organizzazione qaedista.
Finora si ritiene che le forze di Isil siano responsabili della morte di 2.300 persone fra le file dell'opposizione sostenuta dall'Occidente ma anche contro al Nusra. Appena domenica  un kamikaze di Isil (che lo scorso 28 luglio rapì a Raqqa il gesuita Paolo dall'Oglio) ha ucciso 16 miliziani di un'altro raggruppamento ribelle.
Intanto, il ministero della Difesa di Baghdad  ha reso noto che nell'Iraq occidentale cinquantasette combattenti dello stesso “Stato islamico dell'Iraq e del Levante”, gruppo estremista sciita considerato affiliato ad al-Qaeda, sono stati uccisi a Ramadi, nella turbolenta provincia di Anbar in un'operazione congiunta delle forze armate irachene e dei miliziani sunniti filogovernativi...
(RaiGiornaleradio)

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