Siria: la fame uccide nel quartiere di Yarmuk a Damasco...
La fame sta letteralmente decimando il campo palestinese di Yarmuk a Damasco dove 18.000 abitanti subiscono da mesi la violenza dell’esercito siriano che conduce molti, secondo alcune testimonianze raccolte via internet, a nutrirsi di gatti e cani randagi per combattere la fame.
“Molte persone sgozzano cani e gatti e li mangiano uccidendo addirittura alcuni somari”, assicura Ali, che era uno studente di giornalismo quando la rivolta contro il regime è iniziata nel marzo del 2011. “Un uomo che ha ucciso un cane non ha potuto mangiarlo perché non aveva altro che la pelle sulle ossa”, ha spiegato un giovane la cui dichiarazione è finita in rete.
Questo campo, stabilito dall’ONU nel 1948 per accogliere i Palestinesi fuggiti dalla guerra israelo-palestinese, si è trasformato negli anni in un quartiere residenziale e commerciale ma continua ad essere chiamato il “campo” Yarmuk.
Nel 2011, quasi 150.000 palestinesi e altrettanti siriani ci vivevano. Quando la guerra ha raggiunto Damasco nell’estate del 2012, milioni di abitanti di altre parti della capitale hanno trovato rifugio nel quartiere che era un posto tranquillo e calmo. Poco dopo però questa zona è diventata un campo di battaglia. Alcuni Palestinesi hanno appoggiato i ribelli, altri il Fronte popolare della liberazione della Palestina.
Nel giugno del 2013, l’esercito ha imposto un blocco totale nel quartiere di 2km, dove risiedono ancora, secondo l’ONU 18.000 abitanti. Sette mesi più tardi, la fornitura del cibo e i prodotti medici sono spariti e tutto si vende a prezzo d’oro. Ecco dunque che occorrono 100 dollari per un chilo di riso, come lamentato dai residenti. “La situazione è così disperata che delle donne vendono il loro corpo per una ciotola di riso”, ha dichiarato Ali.
Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo (OSDH), 85 persone, tra le quali 25 donne e cinque bambini, sono morti di fame. L’Agenzia delle Nazioni Unite incaricata dei rifugiati palestinesi (UNRWA) sta cercando di fare quanto possibile per aprire una via di fuga. I risultati però sono sconfortanti, fino ad oggi due convogli hanno penetrato Yarmuk negli ultimi mesi, con solo 138 razioni di cibo. Tuttavia il governo ha assicurato di voler facilitare l’accesso agli aiuti all’interno del campo.
Mentre il regime e l’opposizione riuniti a Ginevra per la conferenza di pace sulla Siria hanno discusso dell’accesso agli aiuti a Homs, nel centro del paese, la sorte di Yarmuk non è nemmeno stata evocata.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
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