Sangue e silenzio sui giornalisti siriani...

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8 novembre 2013
Ancora giornalisti nel mirino in Siria. Oggi a Horan è spirato il citizen reporter Abdullah Gazzawi, soprannominato “Alrys”. Il giovane stava effettuando riprese in località “Tariq Alsad”, dove era in corso uno scontro armato,  quando è stato ferito dallo scoppio di un ordigno. Abdallah è morto per le gravi ferite riportate. L’ennesima vittima tra gli operatori dell’informazione, uccisi mentre prestavano la loro opera.
Ciò che maggiormente colpisce in questa vicenda, come in altre che avevano per protagonisti citizen reporter, è proprio il fatto che questi giovani  - che fanno informazione per passione e vocazione, non per professione – rischiano la propria vita per raccontare ciò che, altrimenti i canali ufficiali siriani non avrebbero mai divulgato. Se a noi arriva la voce dei civili, del popolo, è solo grazie a loro.
Un saluto ad Abdallah, questo reporter dal viso angelico morto per dar voce alla Siria. Non ignoriamo il suo sacrificio. Non fingiamo di non sapere. Non voltiamoci dall’altra parte.
E mentre si piange per la scomparsa di Abdallah, sono ore di angoscia per il sequestro, ad opera di una banda armata, del giovane collega Abdelwahab AlMalla, dell’emittente Halab News. La sua vicenda ricorda drammaticamente quella del collega Mohamed Salih, che era stato sequestrato e minacciato per il suo lavoro di denuncia ed era stato, per questo giustiziato lo scorso 29 ottobre ad Aleppo.
Abdelwahab al Malla - Aleppo 8 novembre 2013

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