Siria, attivisti denunciano attacco con gas nervino : «Sono morti in 750, anche bambini» L’attacco nella regione del Ghouta. Il governo smentisce Gli ispettori Onu: «Dobbiamo verificare»Siria, attivisti denunciano attacco con gas nervino : «Sono morti in 750, anche bambini» L'attacco nella regione del Ghouta. Il governo smentisce Gli ispettori Onu: «Dobbiamo verificare»...
Una delle immagine che, secondo gli attivisti, mostrerebbe alcune delle vittime dell'attacco col gas (Reuters)
«Centinaia di martiri e di feriti, tra cui donne e bambini, sono il risultato del barbaro uso di gas letali da parte del regime criminale nelle città dell'est Ghouta». Lo denunciano i Comitati locali di coordinamento siriani. Secondo attivisti citati dalla Reuters, i morti sono oltre 750, un bilancio che inizialmente era stato stimato attorno ai 250, ma che poi è stato rivisto al rialzo. L'attacco è però stato smentito dal governo. Ma le immagini, terribili, di centinaia di bambini morti o morenti stanno facendo il giro del mondo.
Testimoni oculari hanno detto che l'attacco è cominciato intorno alle 7 ora locale (le 6 ora italiana) con bombardamenti aerei e lancio di razzi. Una persona ha spiegato di avere contato sette raid dell'aviazione governativa su sobborghi della capitale. Ma alcuni razzi sono piovuti anche su Jobar, quartiere periferico nel nord della città. I Comitati locali di Douma hanno postato, sulla loro pagina Facebook e su Youtube, video e foto che mostrerebbero l'effetto dell'attacco con i gas. Nella immagini - di cui non è possibile confermare o meno la veridicità - si vedono decine di persone ferite e morte, sdraiate per terra in quello che appare un ospedale. Tra di loro anche donne e bambini.
I BOMBARDAMENTI - L'Osservatorio siriano per i diritti umani conferma che tra le vittime ci sarebbero anche molti bambini. A Ghouta occidentale, le forze aeree hanno bombardato parti della città di Moùadamiya. Il presunto utilizzo di armi chimiche da parte dei lealisti non è per il momento stato confermato da fonti indipendenti. La notizia coincide, tuttavia, con la presenza a Damasco degli ispettori Onu incaricati di una missione, che durerà 14 giorni, per verificare l'uso di armi chimiche nelle zone più colpite dal conflitto. L'accusa, parere di una fonte governativa, non avrebbe fondamento. Si tratterebbe secondo l'esecutivo Assad di «guerra mediatica» da parte di gente che «pensa in modo stupido». «Come è possibile che vengano usati agenti chimici in presenza degli ispettori dell'Onu?», ha aggiunto la fonte.
«Centinaia di martiri e di feriti, tra cui donne e bambini, sono il risultato del barbaro uso di gas letali da parte del regime criminale nelle città dell'est Ghouta». Lo denunciano i Comitati locali di coordinamento siriani. Secondo attivisti citati dalla Reuters, i morti sono oltre 750, un bilancio che inizialmente era stato stimato attorno ai 250, ma che poi è stato rivisto al rialzo. L'attacco è però stato smentito dal governo. Ma le immagini, terribili, di centinaia di bambini morti o morenti stanno facendo il giro del mondo.
Testimoni oculari hanno detto che l'attacco è cominciato intorno alle 7 ora locale (le 6 ora italiana) con bombardamenti aerei e lancio di razzi. Una persona ha spiegato di avere contato sette raid dell'aviazione governativa su sobborghi della capitale. Ma alcuni razzi sono piovuti anche su Jobar, quartiere periferico nel nord della città. I Comitati locali di Douma hanno postato, sulla loro pagina Facebook e su Youtube, video e foto che mostrerebbero l'effetto dell'attacco con i gas. Nella immagini - di cui non è possibile confermare o meno la veridicità - si vedono decine di persone ferite e morte, sdraiate per terra in quello che appare un ospedale. Tra di loro anche donne e bambini.
I BOMBARDAMENTI - L'Osservatorio siriano per i diritti umani conferma che tra le vittime ci sarebbero anche molti bambini. A Ghouta occidentale, le forze aeree hanno bombardato parti della città di Moùadamiya. Il presunto utilizzo di armi chimiche da parte dei lealisti non è per il momento stato confermato da fonti indipendenti. La notizia coincide, tuttavia, con la presenza a Damasco degli ispettori Onu incaricati di una missione, che durerà 14 giorni, per verificare l'uso di armi chimiche nelle zone più colpite dal conflitto. L'accusa, parere di una fonte governativa, non avrebbe fondamento. Si tratterebbe secondo l'esecutivo Assad di «guerra mediatica» da parte di gente che «pensa in modo stupido». «Come è possibile che vengano usati agenti chimici in presenza degli ispettori dell'Onu?», ha aggiunto la fonte.
LA CAUTELA DELL'ONU - D'altro canto anche l'Onu è cauta sul raid. «Dobbiamo verificare», ha dichiarato all'emittente svedese Svt Ake Sellstrom, capo del team di esperti di armi chimiche dell'Onu attualmente impegnato in Siria per una precedente indagine. Sellstrom spiega inoltre che una richiesta formale a condurre la nuova indagine deve arrivare da uno Stato membro attraverso canali delle Nazioni unite e la Siria deve essere d'accordo. La comunità internazionale non è però rimasta indifferente. Il Regno Unito chiederà al Consiglio di sicurezza dell'Onu di discutere l'accaduto. «Se verificato - ha detto il ministro degli Esteri William Hague - questa sarebbe una scioccante escalation dell'uso di armi chimiche in Siria. Le persone responsabili un giorno saranno chiamate a rispondere». Agli esperti dell'Onu che attualmente si trovano in Siria, ha aggiunto, dovrebbe essere permesso di visitare il sito dell'ultimo presunto raid...
Corriere della Sera.it)
21 agosto 2013 | 14:33
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