Siria: Ue verso accordo,ala militare Hezbollah in blacklist Decisiva per riscossa Assad. Francia e Gb non armano più ribelli...

(ANSAmed) - BRUXELLES, 19 LUG - Nell'anniversario dell'attentato all'aeroporto di Burgas che 12 mesi fa costò la vita a cinque turisti israeliani, all'autista del loro pullman oltre all'attentatore kamikaze, la Bulgaria torna a ripetere di avere le prove del coinvolgimento di Hezbollah. E in Europa si registra "un crescente consenso" sulla possibile proposta di inserire nella 'black-list' delle organizzazioni terroristiche l'ala militare del movimento sciita al governo in Libano. La stessa che sta contribuendo alla riscossa militare del regime di Assad.

La crisi in Siria, ma anche quella in Egitto e le ripercussioni sui precari equilibri in Medio Oriente, sarà sul tavolo del consiglio esteri che si riunirà lunedì prossimo a Bruxelles. Per decidere di mettere Hezbollah sulla lista nera europea serve l'unanimità dei 28. Alcuni, tra cui Austria e Repubblica Ceca, sarebbero ancora nettamente contrari, nel timore di ripercussioni dirette sulla precaria stabilità in Libano. Altri, tra i quali l'Italia che da mesi chiede di avere "prove certe" contro Hezbollah, stanno ancora "riflettendo". Secondo qualificate fonti europee, la rappresentante per la politica estera europea potrebbe proporre la soluzione di compromesso: bandire l'ala militare del movimento ma rinforzare il dialogo con quella politica.

Intanto sembrano sfumare le tensioni europee per l'embargo sulle armi all'opposizione siriana, che aveva diviso la Ue a fine di maggio, quando non si trovò l'accordo al momento di rinnovare le sanzioni per Damasco. Secondo il quotidiano panarabo-saudita al Hayat, Washington ha chiesto alla Francia di non vendere armi ai ribelli siriani. Nelle stesse ore fonti del governo britannico hanno fatto sapere che Londra "chiaramente non fornirà armi ai ribelli, in nessuno medo e sotto nessuna forma". Regno Unito e Francia erano i promotori dell'idea di armare l'opposizione per accelerare la caduta del regime. Ma lo schieramento di Hezbollah ha cambiato le prospettive, giustificando l'improvvisa conversione a U: tanto a Washington quanto a Londra si sta facendo strada l'idea che quella siriana sarà una guerra che "durerà anni". E su Downing Street pesa la richiesta del Parlamento di approvare con un voto in aula ogni vendita di armi, arrivata dopo che un rapporto ieri ha rivelato come il Regno Unito abbia incassato 12,3 miliardi di sterline concedendo 3.074 licenze di esportazioni di armi a 27 paesi tra cui Siria, Iran e Libia. Il tutto nonostante le proclamate preoccupazioni per le condizioni dei diritti umani....

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