La Siria nega l’uso di armi chimiche da Gb e Usa: "Bugie sfacciate"...
Da Mosca il ministro dell'Informazione del regime di Assad, Omran al-Zoubi, parla di “isteria americana” dovuta a suo dire al “successo dell'esercito siriano nel colpire i terroristi". Da Washington, però, l’intelligence statunitense ribadisce: ci sono "diversi livelli di certezza" che il governo di Damasco abbia usato due volte sostanze chimiche durante la guerra civile. Offensiva dei ribelli nella provincia meridionale di Daraa. Attacco alla base aerea dell'esercito di Kweiras...
ROMA...La Siria rifiuta le accuse sull'uso di armi chimiche contro i ribelli. Quelle di Gran Bretagna e Stati Uniti sono bugie sfacciate, dice il ministro dell'Informazione del regime di al Assad, al-Zoubi, in un'intervista a Mosca all'emittente russa Russia Today. E da Beirut l'inviato russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov ha avvertito gli Stati Uniti: le accuse sull'utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Damasco non possono essere usate come pretesti per un intervento militare straniero. Intanto, nel Paese martoriato dalla guerra civile, iribelli siriani sono entrati nella base aerea dell'esercito di Kweiras, nella provincia settentrionale di Aleppo, e hanno lanciato una nuova offensiva nella provincia meridionale di Daraa.
Negando che l'esercito di Damasco abbia usato armi chimiche contro i ribelli, Il ministro di Assad, in visita in Russia, ha sostenuto che gli Stati Uniti abbiano modulato le accuse a seguito delle recenti vittorie delle forze governative. Nelle ultime due settimane, infatti, le truppe siriane sono avanzate in modo significativo, soprattutto nei sobborghi di Damasco e nelle aree vicine al confine con il Libano, nella zona centrale di Homs. "L'isteria americana per l'uso di armi chimiche è stata provocata dal successo dell'esercito siriano nel colpire i terroristi", ha detto al-Zoubi utilizzando il termine con il quale il regime si riferisce ai ribelli. Parole che appaiono come una risposta alla Casa Bianca e ad altre fonti ufficiali dell'amministrazione Obama hanno che giovedì scorso hanno reso note le conclusioni dell'intelligence Usa, secondo la quale ci sono "diversi livelli di certezza" che il governo siriano abbia usato due volte armi chimiche durante la guerra civile.
I ribelli siriani accusano le forze del regime di avere usato agenti chimici in almeno quattro casi da dicembre, uccidendo 31 persone nel peggiore di questi attacchi. Sostengono inoltre che il fatto che la Comunità internazionale non agisce incoraggerà Assad a usare le armi chimiche anche su larga scala. Il regime contesta questa versione, sostenendo che sono i ribelli ad avere usato armi chimiche e indicando a sostegno di questa tesi il fatto che l'anno scorso hanno conquistato una fabbrica di prodotti chimici.
Sul terreno, intanto, si registrano due azioni delle forze di opposizione al regime di Damasco. I ribelli siriani, secondo quanto riferito dal l'Aleppo media center, sono entrati nella base aerea dell'esercito di Kweiras, nella provincia settentrionale di Aleppo, e hanno distrutto la sala operativa della struttura militare, sotto assedio da mesi. Nella provincia meridionale di Daraa, invece, le forze anti Assad hanno lanciato una nuova offensiva, prendendo di mira posti di blocco e appostamenti dell'esercito. A riferire la notizia, in questo caso, l'Osservatorio siriano per i diritti umani e i Comitati locali di coordinamento. L'offensiva è stata soprannominata 'Il vulcano Hawran' e, sempre secondo l'Osservatorio, avrebbe provocato perdite da entrambe le parti...
(GRR News Radio RAI)
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