Impicciment? Impingement? La parola che tutti urlano ma che nessuno sa scrivere...


Dai Google Trends risulta la parola più cercata del giorno. Peccato che il modo corretto di scriverla compaia solo al quarto posto.


Da quando Di Maio ha chiamato Fabio Fazio per annunciare che aveva intenzione di mettere in stato d'accusa Mattarella è cominciata a circolare in rete una parola misteriosa, rubata all'inglese perché è nell'ordinamento americano che hanno sede i suoi natali: l'impeachment, che in inglese vuol dire proprio 'accusa', è quel meccanismo giuridico grazie al quale la più alta carica di uno Stato può essere messo sotto processo per eventuali crimini commessi. Per chi non lo ricordasse, Bill Clinton subì l'impeachment per quella storiella con Monica Lewinski e da allora il mondo intero ha adottato il termine, per le capacità pervasive della lingua inglese.

Ma, come chi ha fatto almeno le elementari sa, il problema più grosso con l'inglese è la scrittura. Tutte quelle vocali accavallate, quei suoi duri che cozzano gli uni contro gli altri: e quindi, a sentirlo pronunciare ossessivamente dai telegiornali in queste giornate tragicomiche della storia d'Italia, può capitare che venga il dubbio su come si scriva questa dannata parola. Impicment? Impieggement? Impicciment?

Sarebbe legittimo, se a questa ignoranza linguistica non si accompagnasse una spocchia che ha trasformato la maggior parte degli italiani in esperti costituzionalisti, mentre si affannavano a scrivere (sbagliando) il nome di un istituto che, sorpresa sorpresa, in Italia si chiama, per l'appunto, 'messa in stato di accusa, è sancito dall'articolo 90 (due prima di quello che oggi hanno imparato tutti a memoria) e si può usare solo in due casi: alto tradimento (quello che Di Maio ha paventato) e attentato alla Costituzione.

Ora, fermo restando che non esistono basi per l'impeachment a Mattarella, il nostro Di Maio ha anche sbagliato, dato che per alto tradimento si intende (in teoria, dato che non è mai successo) il 'tradimento della fedeltà del popolo italiano'. Ossia, semplificando al massimo, sarebbe il caso in cui Mattarella decidesse di vendere informazioni di intelligence a una minaccia straniera, come l'Isis ad esempio. Quella è la gravità richiesta per mettere in stato d'accusa il capo dello Stato.

Ma i difensori della democrazia e della volontà popolare questo non lo sanno e oltre a insultare Mattarella con frasi da denuncia alla polizia postale, hanno pensato però bene di cercarselo su Google, questo benedetto impeachment. E qui, le grasse risate:

dai risultati di Google trends della giornata di oggi, infatti, risulta che, in ordine, le parole più cercate sono state "impicment", "impichment", "impingement". Il modo corretto viene solo al quarto posto.

Ecco, è una nota di costume, un sollazzo, un tentativo di ridere di fronte allo sfacelo. Ma la dice molto lunga sugli elettori di questo governo del cambiamento, che sono soliti riempirsi la bocca di parole di cui ignorano il significato. Tipo Di Maio, che non più tardi di mercoledì scorso affermava: "i ministri li nomina il Presidente della Repubblica, non ci sono dubbi" per poi gridare all'attentato costituzionale...

(Globalist)

Commenti

AIUTIAMO I BAMBINI DELLA SCUOLA DI AL HIKMA

Post più popolari

facebook