Usa contro Assad: con un forno crematorio cancella le prove delle esecuzioni di massa...




"50 impiccati al giorno: raggiunto un nuovo livello di depravazione".


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Una nuova terribile accusa da parte del governo degli Stati Uniti nei confronti del governo di Damasco. L'amministrazione Trump ha accusato il governo siriano di eseguire esecuzioni di massa dei prigionieri e di bruciare i loro corpi in un grande crematorio fuori Damasco per nascondere le prove. Secondo il Dipartimento di Stato, circa 50 detenuti al giorno sono impiccati nella prigione militare di Saydnaya, a 45 minuti da Damasco.

Il governo di Assad "è sprofondato in un nuovo livello di depravazione" con il sostegno di Russia e Iran: lo ha detto l'inviato Usa in Medio Oriente, Stu Jones, presentando le foto declassificate dell'edificio della prigione militare che sarebbe stato modificato per creare il crematorio. Di qui l'appello del diplomatico statunitense ai due alleati del dittatore siriano perché usino la loro influenza per il raggiungimento di un cessate il fuoco "credibile" e per l'inizio di altrettanto credibili colloqui di pace.

Le prove fotografiche sono state scattate da satelliti commerciali e coprono un periodo che va dal 2013 ad oggi, passando dall'agosto di quattro anni fa al gennaio del 2015, quindi all'aprile del 2016 e 2017. Non provano in modo assoluto, ha precisato Jones, che l'edificio inquadrato sia un crematorio, ma evidenziano una costruzione "coerente" con quel genere di utilizzo. L'immagine del gennaio 2015, in particolare, mostra il tetto del presunto crematorio ripulito dalla neve, scioltasi presumibilmente per il calore sviluppato da una combustione.
"Dato che le numerose atrocità perpetrate dal regime siriano sono state abbondantemente documentate, riteniamo che la costruzione di un crematorio sia il tentativo di nascondere le esecuzioni di massa nella prigione di Saydnaya" ha spiegato Stuart Jones. 




(Globalist)

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