Russia: condanna a Navalny e Putin senza rivali...




L’oppositore russo Aleksej Navalnij è stato condannato per appropriazione indebita. Sospensione della pena, ma non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali previste per l’anno prossimo.
Con lui fuori dai giochi, per il presidente russo la corsa alle presidenziali del 2018 sarà una pura formalità



Alexei Navalny, il noto attivista politico e blogger considerato il principale oppositore di Vladimir Putin, è stato condannato per appropriazione indebita e truffa ai danni della Kirovles, società statale che si occupa di produzione di legname. I fatti risalgono al 2009, quando Navalny era consulente del governatore della regione russa di Kirov, Nikita Belykh. La pena inflittagli dal tribunale della città di Kirov è di cinque anni di reclusione, sospesi con condizionale, e il pagamento di 500.000 rubli.
Ma la vera condanna, anche se senza carcere, è un’altra. L’oppositore russo ha potuto beneficiare della sospensione della pena, ma non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali previste per l’anno prossimo. Secondo l’opposizione si tratta di una montatura politica.
A novembre dello scorso anno la Corte suprema aveva annullato un primo processo a suo carico per mancanza di prove adeguandosi a una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. Nuovo processo, e nuova condanna, abbastanza attesa. Navalny si era presentato all’udienza con un borsone di cose personali per il trasferimento in prigione.
Niente carcere, ma la pena vera è altra. Pregiudicato, in base alla legge russa non potrà candidarsi alle prossime elezioni presidenziali che si terranno nel 2018, il che di fatto toglie a Vladimir Putin il solo oppositore che poteva in qualche modo impensierirlo.
Ma chi è Alexei Navalny?
Alexei Navalny, 40 anni, è diventato personaggio pubblico in Russia nel 2008 quando dal suo blog ha iniziato a lanciare pesanti accuse contro presunti illeciti e reati di corruzione commessi da oligarchi e funzionari pubblici vicini al presidente russo Vladimir Putin. Da allora Navalny ha diffuso un’enorme mole di informazioni su decine imprese pubbliche. Informazioni a cui è arrivato acquisendo piccole quote di queste società e avendo così il diritto di ottenere informazioni sui loro conti.
Nel 2013, dopo aver organizzato campagne e petizioni contro il governo, si è candidato alle elezioni municipali di Mosca sfidando il candidato di Putin ottenendo il 27 per cento dei voti.
Navalny è stato anche soprannominato il “Julian Assange russo” perché insieme ai suo collaboratori ha diffuso informazioni di vario tipo sui più stretti alleati di Putin (per esempio sulla costruzione di una nuova e sfarzosa casa per il primo ministro, sui contratti di tipo militare stipulati dal suo cuoco personale e sui viaggi in aerei privati per i cani di un importante funzionario) e usa i suoi account sui social network, molto seguiti, per fare da eco anche ad altre notizie contro il presidente e il governo. Su Twitter Navalny ha 1,77 milioni di ‘follower’, persone che lo seguono, che lo leggono. Decisamente pericoloso.

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