Torturava i profughi in Libia, arrestato a Milano: un sadico...




Matammud a capo del campo come un lager nazista, non esitava a ogni sorta di violenza. La pm: "Orrore mai visto".



"Quasi ogni notte veniva a prendermi per violentarmi, forse capitava che poteva saltare una notte, e questo è successo per tutto il periodo in cui sono stata l' e quindi anche dopo che i miei genitori avevano mandato i soldi". È solo uno dei terribili passaggi della testimonianza di una ragazza somala, contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di Osman Matammud.

Pendono nuove accuse contro il 22enne somalo arrestato a Milano, a settembre, per immigrazione clandestina. Sarebbe stato l'autore di sequestri, stupri e delitti presso il campo di raccolta di Bani Walid, ultima tappa libica di molti migranti prima di partire per l'Italia. "In 40 anni di carriera non ho mai letto di un orrore simile", ha detto il pm Ilda Boccassini. Osman Matammud era a capo del campo che, per gli inquirenti, era come un lager nazista.

Un altro ragazzo, ospite del centro libico per un mese, dal febbraio al marzo 2016, ha raccontato di essere stato "picchiato con calci e pugni, con delle sbarre di ferro e dei bastoni" e che Matammud "era un sadico".
Le vittime che in questi mesi abbiamo sentito - ha proseguito Boccassini - ci hanno raccontato cose pazzesche. Ci hanno colpito soprattutto il coraggio e il pudore con cui le donne hanno riferito delle violenze subite".

Matammud non esitava a ogni sorta di violenza - Osman Matammud non esitava a praticare ogni genere di abusi sulle persone che passavano dal centro. Lo hanno denunciato le sue stesse vittime, che lo hanno riconosciuto nel centro di raccolta profughi di via Sammartini a Milano. Quando lo hanno arrestato, il 26 settembre, gli agenti della polizia locale erano dovuti intervenire per sottrarlo a un gruppo di connazionali che lo stavano aggredendo e che lo hanno subito indicato come l'autore di violenze gravissime. La gravità della situazione è emersa solo nei mesi successivi, con l'approfondirsi delle indagini...

(Globalist)

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