Terza Guerra Mondiale dove? I 5 focolai che fanno paura...




I leader dei Paesi devono capire quanto sia pericoloso giocare alla guerra e fare tutto il possibile per evitare che si estendano cinque focolai di crisi, scrive la rivista americana “The National Interest”. Lo Stato Islamico dalla Siria verso altri possibili contagi. Le tensioni trascurate tra India e Pakistan, il Mar Cinese con due diversi scenari di conflitto tra Cina e Usa, e poi la partita Russia/Nato nell’est europeo.
Poi le guerre tecnologiche ‘post nucleari’.



Ogni guerra globale scoppia da una scintilla, da una piccola guerra, ammonisce la rivista americana «The National Interest», presentando un elenco di cinque “focolai” a cui il mondo dovrebbe prestare attenzione perché non diventino l’avvio della terza guerra mondiale. Primo tra tutti, il conflitto siriano.
L’espansione dello ‘Stato Islamico’, l’Isis, suscita preoccupazione tra le principali potenze del mondo, a partire da Stati Uniti e Russia. Le osservazioni della rivista Usa, sono datate, un mese fa, rispetto al correre degli avvenimenti su quel fronte, ma comunque pertinenti.
L’attuale vittoria militare ad Aleppo di Assad, col sostegno di Russia ed Iran. Ma sul futuro della Siria potrebbero scatenarsi tensioni tali dfa coinvolgere rapidamente la Turchia, l’Iran e l’Arabia Saudita con riflessi inimmaginabili in altre parti del globo.
Un altro di questi cinque ‘punti caldi, il trascurato confronto (almeno da stampa e politica italiana) tra l’India e il Pakistan che, nonostante sia in corso da molti anni, potrebbe esasperarsi in qualsiasi momento. La minaccia di gruppi radicali islamici sponsorizzati dal Pakistan di attacchi terroristici come a Parigi. Se accadessem, la pazienza dell’India potrebbe finire.
E se il Pakistan subirà una massiccia offensiva, l’uso di armi nucleari tattiche potrebbe sembrare l’unica via d’uscita per Islamabad.
«The National Interest» mette al terzo posto la situazione nel Mar Cinese orientale, dove negli ultimi due anni la Cina e il Giappone sono protagonisti di un gioco molto pericoloso intorno alle isole contese di Senkaku. Entrambi i Paesi rivendicano le isole ed entrambi hanno schierato le proprie forze armate nei pressi dell’arcipelago.
In un ipotetico conflitto tra Cina e Giappone, per gli Stati Uniti, legati a Tokyo da un accordo di difesa reciproca, sarà difficile astenersi, mentre la Cina potrebbe giocare d’anticipo attaccando le installazioni militari degli Stati Uniti nella regione.
La situazione nel Mar Cinese Meridionale è fonte di preoccupazioni per il rischio di scontro tra le unità aeree e navali cinesi e statunitensi. Il quarto scenario da apocalisse. La perdita di autocontrollo di una delle parti potrebbe portare a conseguenze terribili. Una guerra tra USA e Cina sarebbe già di per se disastrosa, oltre al rischio di vedere coinvolti anche il Giappone e l’India.
Infine, ultimo focolaio citato nell’analisi, è il possibile deterioramento degli eventi in Ucraina o in generale sul fronte Baltico della Nato. «The National Interest» rileva come ad oggi i molti Paesi non abbiano la sufficiente comprensione di come siano pericolosi alcuni giochi di guerra usati per piccoli interessi politici.
GUERRE TECNOLOGICHE ‘POST NUCLEARI’?
In questi scenari davvero poco natalizi, gli esperti hanno provato ad escludere scontri con le armi nucleari da fine del mondo. Nel caso di una terza guerra mondiale con la partecipazione degli Stati Uniti, della Russia e della Cina. L’analisi sempre Usa è questa volta di «Inquisitor».
Diversi rappresentanti dei vertici militare USA sono giunti alla conclusione che il conflitto tra Stati Uniti e/o NATO e Russia, o con la Cina, potrebbe durare “qualche minuto”, scrive l’Inquisitor. Con l’intelligenza artificiale e le armi ad alta precisione come protagoniste di questo conflitto estremamente cruento e veloce.
Finora il mondo ha visto meno conflitti globali rispetto agli anni della contrapposizione tra Unione Sovietica e Stati Uniti, con le grandi potenze militari attuali coinvolte solo indirettamente per difendere i propri interessi. Esempi attuali la situazione in Ucraina, in Siria e nell’oceano Pacifico. I nuovi teatri di guerra a rischio di estensione, «Stanno spingendo ad una nuova corsa agli armamenti tra USA, Russia e Cina», rileva la rivista.
Paesi che svilupperanno apparecchiature militari efficaci per le “guerre di prossima generazione”, annuncia la pubblicazione Usa, sperando siano soltanto ‘giochi di guerra’ dei molti dottor Stranamore che ancora incombono sul mondo...

(RemoContro)

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