Roma, a Tor Bella Monaca sfrattati i medici della onlus che cura gratis...


Giovedì ultimo giorno per il centro che assiste seimila persone delle periferie: "L'edificio non è accatastato"



di Salvatore Giuffrida
Da anni il centro di Medicina solidale Onlus cura gratis in periferia migliaia di famiglie indigenti e a rischio povertà. Ma ora il centro è costretto a chiudere a causa di un cavillo che il Comune non ha mai risolto: la struttura che ospita il centro, in via Amico Aspertini, a Tor Bella Monaca, non è mai stata accatastata. In pratica, è inesistente. Ma da giovedì il Comune, che la rivendica, ne chiede la restituzione: un tipico caso di inefficienza burocratica e amministrativa che nasce da lontano e nessuna giunta ha mai risolto.

Ora i nodi vengono al pettine e rischiano di eliminare una onlus di 30 medici volontari che da anni si occupano di diritti civili e assistenza ai poveri. A raccontarlo è Lucia Ercoli, presidente dell'associazione: " Noi ci siamo sempre battuti per la regolarizzazione, tre anni fa l'iter è partito, ma nei giorni scorsi il municipio con una semplice pec ci ha intimato di restituire i locali " . La struttura è un villino con giardino, di circa 100 metri quadrati. Ideata per essere una biglietteria della metro, poi è diventata il centro anziani di Tor Bella Monaca e nel 2009 è stata assegnata dal Comune alla onlus, con la promessa di regolarizzare il catasto. Nel 2014 la giunta Marino inizia l'iter, poi si ferma tutto.

Giovedì gli uffici del Comune hanno chiesto indietro il locale facendo riferimento " all'utilizzo senza titolo" e comunicando che "è in corso un riordino generale del patrimonio capitolino". Il problema, secondo quanto trapela dal Municipio VI, è che non ci sono documenti sulla sua costruzione e quindi sull'agibilità: formalmente la struttura non esiste. Il municipio ha promesso una soluzione e a Repubblica il minisindaco Roberto Romanella ha detto che "la onlus merita attenzione, siamo in contatto con loro e chiediamo anche aiuto al Campidoglio per studiare una soluzione percorribile " . Altrimenti le conseguenze saranno molto gravi.

Nella sede di via Aspertini i trenta medici della onlus forniscono gratis farmaci, cure mediche di primo soccorso, visite, pacchi viveri e vestiti: i beni sono dati in beneficenza dal Vaticano o da istituti come il banco farmaceutico. Quest'anno i medici hanno curato oltre 6mila persone tra cui 150 donne con gravidanze a rischio e più di 500 bambini con infezioni respiratorie acute: tutte famiglie che non sapranno più a chi rivolgersi per comprare medicine o avere visite mediche che non possono permettersi privatamente.

Non solo. I medici della onlus assistono con un camper migliaia di famiglie della periferia sud est, quella più a rischio indigenza: Tor Bella Monaca, Tor Sapienza, Romanina, Collatina, tra cui campi rom e alcuni edifici occupati, per dare almeno una assistenza sanitaria di base ed evitare malattie gravi. In tutto almeno 10mila persone ogni anno. Ieri hanno distribuito pacchi viveri a 220 famiglie del quartiere: potrebbe essere l'ultima volta. " L'attenzione delle istituzioni passa soprattutto per le periferie - conclude Lucia Ercoli - ma se ci fanno chiudere è evidente che non c'è"...


(R.it Roma)

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