Strage Parigi: esperti, sono killer addestrati militarmente...





Parigi, 7 gen. - Estremamente calmi, determinati, efficienti, molto ben armati e con un attacco pianificato al millimetro: sono uomini che hanno ricevuto un buon addestramento, di tipo militare, i killer che stamane hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, uccidendo 12 persone per poi darsi alla fuga. Una alta professionalita', sottolineano fonti della sicurezza ed esperti interpellati dai media francesi, che potrebbe essere stata acquisita in Siria o Iraq, dove terroristi islamici hanno assunto il controllo di vaste regioni. "Quello che colpisce maggiormente e' la calma, sono stati addestrati, in Siria, in Iraq o altrove, forse addirittura in Francia, ma quello che e' certo e' che sono stati addestrati", ha affermato una fonte citata da Le Figaro e 20 Minutes. "Si vede chiaramente dal modo in cui tengono le armi, come procedono con calma, freddamente. Hanno per forza avuto una formazione di tipo militare", ha aggiunto un altro, sottolineando che non si tratta di "un colpo di testa". Per l'esperto di terrorismo Claude Moniquet, ripreso da France Info, l'assalto e' stato perpetrato da "persone che sono abituati alle armi e a combattere, quindi probabilmente gente che e' stata formata in Siria". "Siamo sicuramente davanti a dei professionisti", ha aggiunto. Un blitz ben pianificato, nei modi e nei tempi: secondo una prima ricostruzione della dinamica, i killer hanno fermato l'auto poco prima dell'obiettivo, lasciando le portiere aperte per facilitare la fuga. Hanno colpito un poliziotto fuori dall'edificio e sono entrati, sparando raffiche con armi automatiche negli uffici del settimanale, dove si stava svolgendo la riunione di redazione settimanale. Un appuntamento che sembra essere stato scelto con cura, per la presenza di numerosi giornalisti e vignettisti. Di alcuni di loro, gli aggressori conoscevano i nomi e li hanno citati prima di colpirli. Gli uomini erano vestiti di nero con il volto coperto da passamontagna, pesantemente armati, tanto da far pensare ai primi testimoni oculari di avere a che fare con le forze speciali. Dalle immagini si vedono che tengono le armi strette al corpo, sparano colpi precisi e non all'impazzata. Niente lupi solitari, ma persone che seguono un disegno chiaro e ben pianificato, come conferma anche Jean-Francois Daguzain, direttore della Fondazione per la Ricerca Strategica, che a France Info dice di "non credere assolutamente al modello del lupo solitario che ci vogliono vendere oggi". "Nella realta' - afferma - c'e' organizzazione, pianificazione, e anche se ci puo' essere un collegamento non necessariamente stretto tra le persone che agiscono e quelli che danno gli ordini, c'e' una logica molto coerente, che va dal massacro dei 156 studenti di una scuola in Pakistan fino all'attentato a Charlie Hebdo, passando per le stragi in Siria". (AGI) .

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