Non solo Charlie Hebdo: attentati anche in Yemen e ad Istanbul...





Di Emanuele Vena 

na due giorni di sangue è quella che ha infestato diverse grandi città internazionali nelle ultime 48 ore. Oltre al sanguinoso attentato alla sede del Charlie Hebdo a Parigi, vanno registrati altri due eventi dinamitardi occorsi in Yemen e ad Istanbul.

Alle 7 di mercoledì mattina  (ora locale) a Sanaa, la capitale dello stato arabo, c'è stata l'esplosione di un'autobomba, che secondo la BBC ha provocato un bilancio di almeno 37 morti ed oltre 60 feriti. L'attentato è avvenuto durante un'operazione di reclutamento di agenti, all'esterno di un collegio di polizia di Sanaa.
L'attacco segue altri due eventi sanguinosi accaduti tra lunedì e ieri - con il ferimento di sei miliziani sciiti di Ansarullah sempre a Sanaa e l'uccisione di quattro persone a Dhamar - a testimonianza del momento di forte instabilità vissuto attualmente dallo Yemen, con lo scontro tra i ribelli sciiti houthi e gruppi legati ad Al Qaeda.
Anche ad Istanbul, nella giornata di ieri, c'è stato un evento dinamitardo che ha coinvolto le forze dell'ordine. Una donna ha cercato di entrare in un commissariato, nei pressi della Moschea Blu, e si è fatta saltare in aria. L'attentato kamikaze ha portato alla morte di un poliziotto e al ferimento di almeno un altro collega.
Secondo le testimonianze del quotidiano Hurriyet e del governatore di Istanbul, Vasif Sahin, la donna parlava inglese. Stando a quanto riferito dai media turchi, l'attentato ha provocato meno danni di quanto preventivato, poiché l'obiettivo della donna - fallito grazie all'opposizione delle guardie all'ingresso - pare fosse quello di farsi saltare in aria all'interno dell'edificio di polizia. Gli stessi media sospettano che dietro l'accaduto ci sia la longa manus del DNKP/C, il Fronte rivoluzionario popolare di liberazione.


(International Busiess Times)

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