Decine di donne per attentati suicidi: Boko Haram diventa sempre più simile allo Stato Islamico...





Il gruppo militante islamista Boko Haram ha raggiunto notorietà internazionale quest'anno dopo aver intensificato le sue carneficine in Nigeria, uccidendo oltre 10mila persone in appena 12 mesi - un tasso di omicidi comparabile a quello dello Stato Islamico in Iraq, stando a NBC News. Adesso Boko Haram sembra voler aumentare la potenza dei propri attacchi: il gruppo estremista avrebbe schierato più di 50 attentatrici suicide a Maiduguri, la capitale dello stato del Borno, per uccidere 100mila persone entro la fine dell'anno, (riporta VICE News.)


Una sospetta attentatrice suicida avrebbe confessato questo piano letale ad un gruppo di polizia a seguito del suo arresto presso l'Università di Maiduguri. Una seconda attentatrice suicida è stata arrestata lo stesso giorno, a pochi chilometri di distanza, sempre a Maiduguri, vicino ad un posto di polizia.
Boko Haram ha iniziato a reclutare attentatori suicidi lo scorso aprile, stando a quanto riferito a Vice News da Jacob Zenn della Jamestown Foundation. Da allora ci sono stati 15 attentati o tentativi di attentati da parte di donne di Boko Haram, che stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nel movimento, secondo Zenn, esperto di estremismo e affari africani.
Reclutare donne come attentatrici suicide è una tattica efficace che Boko Haram ha probabilmente ripreso da gruppi terroristici stranieri, ha affermato Zenn. "Solitamente non ci si aspetta che le donne assumano il ruolo di attentatori suicidi; ci sono meno possibilità che siano sospettate, ispezionate o rilevate".
Anche il gruppo militante sunnita dello Stato Islamico ha reclutato donne nelle sue fila. Una donna inglese ricercata sotto il nome di "Vedova Bianca" si è unita allo Stato Islamico quest'anno e starebbe addestrando una brigata di attentatori suicidi composta di sole donne, secondo il New York Post. Il gruppo ha anche creato una squadra di sole donne nella città di Raqqa, in Siria, con compiti di polizia, in particolare nei confronti delle donne, per verificare il rispetto della Sharia secondo l'interpretazione dello Stato Islamico.
"Il Jihad non è un compito per soli uomini: anche le donne devono fare la propria parte" ha spiegato Abu Ahmad, portavoce dello Stato Islamico, lo scorso luglio a Syria Deeply. Ahmad ha dichiarato che l'obiettivo della squadra composta di sole donne è quello di "aumentare la consapevolezza fra le donne, e arrestare e punire le donne che non seguono correttamente la religione".
I militanti di Boko Haram hanno lanciato una campagna di insurrezioni in Nigeria nel 2009, con lo scopo di creare uno stato islamico nella Nigeria nordorientale. Essi hanno giurato lealtà allo Stato Islamico, che vuole creare uno stato governato dalla propria interpretazione della Sharia nelle aree abitate in maggioranza da sunniti in Siria e Iraq.
"La violenza è diventata così forte che la gente non riesce più a vivere - spiega il senatore nigeriano Ahmed Zanna del Borno a NBC News - Non possono più andare nelle fattorie, non possono combinare affari. [Boko Haram] ormai domina le vite della gente ogni singolo giorno. Non ricevono alcun aiuto dall'esercito che dovrebbe proteggerli. Sono spaventati, e questa paura è reale".
Il presidente della Nigeria Goodluck Jonathan si è impegnato per sconfiggere Boko Haram, e l'esercito governativo ha affermato che sta compiendo passi in avanti; tuttavia i gruppi per la difesa dei diritti umani dicono che i militari nigeriani hanno aggiunto violenza alla violenza con la sua risposta. Le forze nigeriane non sono riuscite a piegare la violenza e a proteggere i civili dal gruppo estremista che ha ucciso migliaia di persone quest'anno, stando al report di ottobre di Human Rights Watch.

(International Business Times)

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