I militanti dello Stato Islamico potrebbero sfruttare i corridoi umanitari turchi per raggiungere l'Europa...





Di Luca Lampugnani 

I militanti estremisti dello Stato Islamico potrebbero sfruttare i corridoi umanitari attraverso la Turchia per confondersi tra i moltissimi rifugiati siriani e arrivare indisturbati così in Germania, spostandosi poi potenzialmente in tutta Europa. È questo il quadro restituito da alcune indiscrezioni dell'Intelligence degli Stati Uniti, riportate in esclusiva domenica dal settimanale tedesco Bild am Sonntag e poi diffuse da alcuni media internazionali tra cui il Jerusalem Post.


Basandosi su intercettazioni telefoniche effettuate dagli 007 di Washington sul gruppo jihadista, sarebbe insomma emerso che i combattenti dell'IS, non riuscendo a raggiungere l'occidente per via aerea a causa dei controlli serrati negli aeroporti, avrebbero studiato questa 'strada alternativa' per spostarsi verso il Vecchio Continente. E se la segnalazione si rivelasse corretta, considerando come ricorda il già citato settimanale tedesco "le condizioni caotiche lungo il confine turco-siriano" - le stesse che negli scorsi mesi hanno permesso ai combattenti votati all'estremismo di entrare in Siria, con la presunta complicità di Ankara -, riuscire a scovare i militanti dello Stato Islamico nel fiume di persone in fuga dal terrore mediorientale sarebbe pressoché impossibile.
Secondo un funzionario del ministero dell'Interno di Berlino citato dal Bild am Sonntag, a tutti gli effetti la Germania si trova "nel mezzo del terrorismo jihadista", nonostante per il momento, ha specificato, non ci sono indicazioni e prove di concreti e futuri attacchi terroristici. Dall'inizio delle ostilità tra Siria e Iraq, sono almeno 450 i cittadini tedeschi che, via terra, hanno raggiunto e si sono uniti alle file dello Stato Islamico. Inoltre, sempre stando a fonti dell'Interno di Berlino, 150 avrebbero fatto ritorno verso la Germania e sono tenuti sotto costante controllo.
Ad ogni modo, benché il presunto flusso 'al contrario' possa spaventare, non è assolutamente detto o confermato con alcuna ufficialità che i militanti della Jihad di ritorno dalla Siria o dall'Iraq siano intenzionati ad eclatanti azioni terroristiche nelle rispettive patrie. Al contrario, non va dimenticato che per sua stessa natura lo Stato Islamico sembra avere ben lontano nei suoi interessi attuali un attacco diretto su suolo occidentale, preferendo mantenere il controllo del vasto territorio conquistato e diffondendo, allo stesso tempo, una campagna mediatica e propagandistica senza precedenti.


(International Business Times)

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