Un ventenne alla guida delle Brigate Azzam in Libano...






È Sirajuddin Zureiqat, ventenne, il nuovo emiro delle Brigate Abdullah Azzam, la principale organizzazione jihadista attiva in Libano e la prima a essere incaricata da al-Qaeda di condurre attentati nel Paese dei Cedri. Tra le azioni rivendicate dalle Brigate, l’attentato contro l’ambasciata dell’Iran e del Kuwait a Beirut.
In lui sono riposte le speranze di rilancio del gruppo, che negli ultimi mesi ha subito diversi colpi. A iniziare dall’uccisione del precedente emiro, il saudita Majed al-Majed, pluriricercato dagli Stati Uniti, dall’Arabia Saudita e dall’Iran e morto il 4 gennaio in un ospedale di Beirut dove era stato ricoverato dopo essere stato ferito. Ad indebolire il gruppo sono stati anche l’arresto del suo ideologo Jamal Daftardar e dell’esperto nell’uso di esplosivi Bilal Kayed.
Fonti citate dal quotidiano Al-Akhbar spiegano che «l’assenza di leader e i colpi subiti hanno costretto l’organizzazione a scegliere un nuovo leader, lo sceicco Zureiqat, nominato comandante generale della delle Brigate Abdullah Azzam». Inizialmente noto come portavoce della cellula Hussein Bin Ali delle Brigate, Zureiqat divide i jihadisti tra chi lo considera esperto e saggio, e chi ritiene che abbia fatto molti errori durante il suo mandato.
Poco più che ventenne e originario di Beirut, Zureiqat oggi vive tra Zabadani e Qalamoun, da dove sferra attacchi costanti via Twitter contro Hezbollah e l’esercito libanese. Nel 2011 fu arrestato dai servizi segreti dell’esercito libanese a Beirut e poi liberato su mediazione dello Sheikh Shadi al-Masri, collaboratore dell’ex mufti libanese Mohammed Rashid Qabbani.
La sua ultima apparizione risale a due settimane fa sulle montagne vicino ad Arsal quando, rivolgendosi ai soldati rapiti, ha detto: «i mujahedin hanno preso l’Iraq in pochi giorni e a breve possono essere nel centro di Beirut»
Contro la sua nomina è stato Naim Abbas, che già mesi prima di essere arrestato ha disertato dalle Brigate Abdullah Azzam. La sua defezione, scrive al-Akhbar, è riconducibile a divergenze con Sheikh Toufiq Taha e alla sua opposizione alla nomina di Zureiqat alla leadership del gruppo perché lo ritiene non qualificato. Altri miliziani hanno invece deciso di abbandonare Abdullah Azzam a favore del Fronte al-Nusra e dello Stato islamico (Is), che secondo le fonti di al-Akhbar hanno attirato combattenti per i metodi usati e per la rapida avanzata, in contrasto con la tecnica della «pazienza e calma» adottata dal gruppo libanese.
(Il Journal)

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