Il Papa in Giordania cenerà con i rifugiati siriani...


L'annuncio in una conferenza stampa tenuta ad Amman dal patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal e dal nunzio apostolico in Giordania Giorgio Lingua



GIORGIO BERNARDELLIROMA

La sera del 24 maggio - la prima sera del viaggio in Terra Santa - Papa Francesco in Giordania, nel luogo del Battesimo di Gesù, cenerà insieme a una rappresentanza di rifugiati siriani e a un gruppo di altri poveri della comunità locale. Ad annunciarlo è stato da Amman il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al nunzio apostolico in Giordania, monsignor Giorgio Lingua, subito dopo l'annuncio ufficiale del viaggio, dato personalmente dal Papa oggi all'Angelus in piazza San Pietro.

Anche il viaggio in Terra Santa, dunque, comincerà accanto ai poveri, nello stile che Bergoglio ha impresso fin dall'inizio al suo Pontificato. Ma la cena insieme ai profughi sarà anche un'ideale continuazione della giornata di digiuno e preghiera per la Siria sconvolta dalla guerra, presieduta dal Papa il 7 settembre scorso. Del resto la Giordania di oggi è un Paese in cui il conflitto in Siria si tocca con mano: in un Paese di sei milioni di abitanti sono circa un milione i rifugiati siriani. E il campo profughi di Zaatari - l'immensa tendopoli divenuta il simbolo di chi ha perso tutto a causa della guerra che a Damasco dura ormai da quasi tre anni - si trova ad appena 70 chilometri da Amman.

«Con semplicità e umiltà - ha detto il patriarca Twal - Papa Francesco viene a chiamare alla pace e al dialogo in un tempo in cui questa regione soffre a causa di complicazioni politiche e attacchi alla dignità umana. Auspichiamo che con il suo grido di pace questa visita incoraggi la Giordania nel suo sforzo per la pace e la giustizia, particolarmente in Palestina, nell'attenzione ai rifugiati siriani, e nelle iniziative per preservare l'identità araba del cristianesimo e affermare il rifiuto di ogni violenza e attacco ai luoghi santi e alla dignità umana».

«Già Paolo VI - ha aggiunto il nunzio apostolico Lingua - avrebbe desiderato recarsi in pellegrinaggio anche a Damasco, sulle orme di Paolo, l'Apostolo delle Genti di cui aveva scelto di portare il nome; ma quel progetto non poté compiersi. Anche questa volta il pellegrinaggio di Papa Francesco raggiungerà Damasco solo spiritualmente; ma il cuore e la mente saranno con questa nazione e con i rifugiati che hanno trovato ospitalità in Giordania».

Durante la conferenza stampa Lingua ha anche indicato quali saranno i momenti principali della tappa in Giordania: Papa Francesco verrà ricevuto da re Abdallah nel Palazzo reale e qui terrà un discorso rivolto in maniera particolare ai musulmani. Successivamente presiederà la Messa nello stadio di Amman, che sarà il principale momento d'incontro con la folla. Infine si recherà al sito del Battesimo di Gesù, sulla riva orientale del fiume Giordano, dove avverrà anche la cena con i poveri e i rifugiati provenienti dalla Siria....
(VATICAN INSIDER)

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